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"Esercito per proteggere le spiagge"

Dopo la sparatoria a Lido di Camaiore, il sindaco di Pietrasanta torna alla carica: "Il governo deve tutelarci"

Angelo Riviera, il sinti italiano al momento dell'arresto
Angelo Riviera, il sinti italiano al momento dell'arresto

«Sono zingari e basta. Punto». Il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, è furioso per quanto è successo sabato a Lido di Camaiore dove tre banditi di etnia Sinti hanno aperto il fuoco contro la polizia che li inseguiva, sparando 12 colpi di pistola fra i bagnanti. Poche settimane fa Mallegni aveva suggerito al prefetto di Lucca di chiedere l'intervento dell'esercito per contrastare i crescenti fenomeni di criminalità in Versilia. Ora lo pretende.

Signor sindaco, non sarà troppo portare l'esercito sulle spiagge?

«Troppo? Ma ha visto cosa è successo? I carabinieri hanno una carenza di organico di 11mila unità. E, in proporzione, lo stesso per polizia e guardia di finanza. Inutile che ci si riempia la bocca ogni giorno dicendo di voler contrastare la criminalità se poi non si provvede ad assumere nuove forze. Come ha detto Berlusconi, siccome nelle caserme i soldati giocano a carte, impieghiamoli sui territori. Credo che chi delinque sia meno invogliato a farlo in luoghi dove c'è tanto controllo».

Ma così non si rischia la militarizzazione?

«Per niente. Se poi a qualche anima sensibile desse fastidio la mimetica, possiamo sempre vestirli di giallo o di arancione. Non capisco perché il nostro esercito possa fare missioni internazionali di contrasto alla criminalità negli altri Paesi e non lo possa fare da noi».

Però poi ci vorrebbero pene certe.

«Questo è un altro discorso dove non ha certo colpa la magistratura ma la politica. È il Parlamento che fa le leggi. Se un soggetto delinque bisogna dare al giudice gli strumenti per tenerlo in galera il più possibile. Non siamo vittime dei magistrati, ma dei politici».

Magari Renzi prometterà anche questo.

«Ecco appunto. Visto che c'è, prometta anche 10mila carabinieri in più, magari in un momento di follia riesce pure a mantenerla questa. E invece di volare da Roma a Pontassieve in elicottero, risparmi quei soldi e li dia alle forze dell'ordine. Il governo ha il dovere di tutelarci, ma non lo sta facendo. Abbiamo uno Stato che pensa solo a succhiarci denaro come una sanguisuga senza darci nulla in cambio».

Sul fatto di Lido di Camaiore che ne pensa?

«Penso che quelli non erano italiani come hanno detto, sono zingari, punto e basta. Anche se stanno da tanto in Italia zingari sono e zingari restano».

Mallegni, ma lei per caso è diventato leghista?

«Questi temi non sono della Lega ma delle persone moderate che vogliono uno Stato vicino ai cittadini, altrimenti la mattina gli uomini delle forze dell'ordine si alzano e sanno che il loro primo nemico è lo Stato».

E i sindaci che possono fare?

«I sindaci devono crederci. Tutti insieme. Noi in Versilia stiamo portando avanti un percorso che preveda l'unificazione delle polizie municipali. Il 10 agosto i Comuni di Pietrasanta, Seravezza e Stazzema firmeranno un protocollo. L'obiettivo è di farlo con tutti i comuni della Versilia: ciò comporterebbe 200 agenti di polizia municipale che coadiuvino il lavoro di carabinieri, polizia e finanza, affinché si dedichino esclusivamente al contrasto del crimine. Sigleremo anche un'intesa con tutti e sette i comuni della Versilia per un coordinamento delle nostre polizie volto al contrasto all'abusivismo commerciale».

Vuole la stella da sceriffo?

«Non ci tengo. Voglio poter risolvere i problemi coi poteri che hanno i sindaci. Voglio che le regole vengano rispettate e che non passi la regola che in Italia si possa fare quello che ci pare senza venire puniti. Vorrei che si facesse come negli Stati Uniti.

Cioè?

«Se uno mi entra in casa io ho il diritto di sparargli».

(risata)

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