
Cominciano a filtrare a Parigi le informazioni sul luogo e le condizioni di detenzione che si troverà ad affrontare, dopo il 13 ottobre, l'ex presidente Nicolas Sarkozy, condannato a cinque anni di carcere per associazione a delinquere nel processo sui finanziamenti illeciti di Gheddafi alla sua campagna elettorale del 2007. Sarkozy ha fatto appello, che è sospensivo della pena, ma la sentenza ha precisato una "esecuzione provvisoria" già prima del processo d'appello per "fatti di una gravità eccezionale".
Il carcere sarà quello parigino della Santé. Per il suo status e per l'età (70 anni), l'ex presidente sarà assegnato a un settore del penitenziario destinato alle persone "vulnerabili", in una cella di 9 metri quadrati. "Le celle - spiega Hugo Vitry, segretario locale del sindacato Giustizia alla Santé, intervistato da BFM TV - non hanno niente di meno e niente di più delle altre celle dei differenti bracci del carcere. All'interno avrà la sua doccia, il frigorifero, la televisione, come gli altri detenuti. Non ci sarà alcun trattamento di favore". Isolati dal resto dei detenuti, le personalità pubbliche ospitate in questo settore della Santé restano in cella 23 ore su 24, con un'ora d'aria al giorno come minimo.
L'ex consigliere speciale di Sarkozy, Henri Guaino, ieri ha chiesto la grazia presidenziale di Emmanuel Macron: "Una grazia non cancella la condanna e può essere parziale.
Quindi non mi sembrerebbe assurdo che venga graziato sulla pena provvisoria". L'avvocato dell'ex presidente, Jean-Michel Darrois, ha assicurato però che "non fa parte della mentalità" di Sarkozy chiedere la grazia, perché lui vuole dimostrare la sua innocenza".