L'ex socia di Epstein pronta a parlare

Ghislaine Maxwell "sa tutto". Per testimoniare chiede scarcerazione e immunità

L'ex socia di Epstein pronta a parlare
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La svolta nella vicenda di Jeffrey Epstein, tornata al centro dell'attenzione negli Usa, potrebbe arrivare per mano di Ghislaine Maxwell, ex complice e compagna del finanziere pedofilo morto suicida in carcere nel 2019. La donna, figlia dell'editore Robert Maxwell, si trova da tre anni in una prigione della Florida, ed è disposta a parlare. Diversi repubblicani chiedono che l'ex socialite condannata a 20 anni testimoni in Congresso, un'idea appoggiata anche dall'ex legale di Epstein, Alan Dershowitz, secondo cui lei è la "Stele di Rosetta". "Ha organizzato ogni singolo viaggio, sa tutto", spiega in un'intervista a Fox News, affermando di non vedere alcun danno nel concederle "l'immunità" per parlare liberamente del caso nel corso di un'audizione a Capitol Hill.

"Mi è stato detto che sarebbe effettivamente disposta a testimoniare, e non ci sarebbe motivo per cui dovrebbe nascondere alcuna informazione", prosegue Dershowitz, professore emerito di giurisprudenza ad Harvard. I suoi commenti arrivano in un momento in cui l'amministrazione Trump, che aveva assicurato piena trasparenza sul dossier, sta subendo crescenti critiche anche dal fronte Maga per non aver mantenuto le promesse. Il dipartimento di Giustizia, finito nel mirino dopo aver indicato che non avrebbe diffuso ulteriori informazioni sul caso, ha chiesto venerdì a un tribunale federale di desecretare la testimonianza della giuria, ma l'avvocato dice di non aspettarsi molte novità pure se il permesso venisse accordato. "Le informazioni della giuria vengono elaborate dai pubblici ministeri in modo mirato, al solo scopo di fornire prove sufficienti per portare ad un'incriminazione", dice. Ma secondo Politico la Camera non voterà questa settimana la risoluzione non vincolante bipartisan per chiedere all'amministrazione di pubblicare le carte (su insistenza dello speaker Mike Johnson, che tuttavia è sotto pressione dei deputati Gop).

Intanto il New York Times rivela nuovi dettagli sul rapporto tra Trump e Epstein. Nel 1992 una telecamera di Nbc catturò i due a una festa a Mar-a-Lago con le cheerleader dei Buffalo Bills, che si trovavano quel fine settimana in città per una partita contro i Miami Dolphins. Il filmato mostrava il tycoon ballare in mezzo a un gruppo di ragazze più giovani. E alcuni mesi dopo, il futuro presidente Usa organizzò una festa sempre a Mar-a-Lago con tutte donne con Epstein il quale, secondo quanto raccontato nel 2019 al Nyt da George Houraney, che organizzò l'evento, era l'unico nome nella lista degli invitati. Nel ripercorrere l'amicizia, il giornale ricorda gli almeno sette viaggi di The Donald a bordo del Lolita Express (che il comandante in capo l'anno scorso ha negato, dicendo di "non esser mai stato su quell'aereo"). E poi che Maxwell reclutò Virginia Giuffré - la principale accusatrice di Epstein - proprio nel club del tycoon a Palm Beach. Alla fine del 2004, però, i rapporti fra Trump e l'ex finanziere si sono interrotti per uno scontro su una proprietà in Florida che, alla fine, il primo riuscì a comprare.

Poco dopo l'asta immobiliare, la polizia avviò un'indagine che portò Epstein in carcere nel 2008 per 13 mesi per adescamento di una prostituta minorenne, e poi nuovamente nel 2019 con l'accusa di traffico di ragazze di 14 anni e di aver compiuto atti sessuali con loro.

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