Elezioni politiche 2022

M5S, ora Grillo ha paura: cosa succede dopo il voto

La svolta verso le fasce più deboli, eletti tutti fedelissimi: Giuseppi potrebbe soffiare il Movimento al suo fondatore

M5S, ora Grillo ha paura: cosa succede dopo il voto

Applausi e grida di giubilo nella sede del Movimento 5 Stelle di via Campo Marzio per le prime proiezioni. I pentastellati sono quotati come terza forza del Paese al 17 per cento, una cifra insperata fino a qualche settimana fa. Ovazione per il leader Giuseppe Conte, arrivato poco dopo la mezzanotte e accolto con entusiasmo da parlamentari e attivisti.

Da Riccardo Ricciardi a Michele Gubitosa, tanti esponenti 5Stelle hanno acceso i riflettori sui meriti di Conte nella risalita di consensi. Cifre che non basteranno per tornare al governo, ma che confermano il ritorno di fiamma di una tendenza: il Movimento è sempre più nelle mani del giurista. Uno scenario che, secondo Il Messaggero, desta più di una preoccupazione a Beppe Grillo.

L’exploit di Conte, i rischi per Grillo

Dopo un inizio da capo politico tutt’altro che in discesa – con tanto di frecciate e insulti – Conte è riuscito a guadagnare spazio su Grillo, a smarcarsi. Non sono mancati gli ostacoli lungo il percorso – basti pensare alla rovinosa scissione targata Di Maio – ma l’autoproclamato avvocato del popolo è riuscito a tenere botta, nonostante critiche e malumori.

L’ex docente di diritto privato ha scelto di puntare tutto sulle fasce più deboli della popolazione, mettendo da parte il target legato a piccole e medie imprese. La difesa del reddito di cittadinanza come priorità, con una grande quantità di “gratuitamente” spesa nel corso dei vari comizi da nord a sud. E Conte ha interpretato un ruolo da protagonista anche nella scelta dei candidati: i pentastellati eletti sono tutti fedelissimi, pronti a tutto per sostenere le sue battaglie.

Una situazione particolarmente delicata per Grillo, dunque. Il garante del Movimento non ha fatto campagna elettorale, ha lasciato Conte da solo, pronto a sostituirlo in caso di Caporetto. Del resto le voci su Raggi e Di Battista pronti a subentrare si sono moltiplicate nelle ultime settimane. Ma ora il comico genovese deve fare attenzione: considerato lo status di Conte, rischia di perdere la sua creatura.

In caso di nuove tensioni, il mondo pentastellato potrebbe voltargli le spalle.

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