Milano - Dopo soli sei mesi finisce l'avventura di Gerardo Greco a Mediaset. L'azienda ha risolto il contratto con il giornalista accolto con i tappeti rossi l'estate scorsa. Un licenziamento è un caso rarissimo nell'azienda di Cologno: non ci sono state dimissioni da parte del giornalista con un accordo consensuale, anche se si cerca una soluzione per evitare le vie legali. A Greco era affidata la direzione del Tg4 e la realizzazione e conduzione del programma W l'Italia - Oggi e domani. Era uno dei volti, insieme a Porro, Giacobbo e Palombelli, chiamati a costruire la nuova Rete4, basata su programmi di informazione e divulgazione più morbidi e meno aggressivi di quelli precedenti. Però l'esperimento del talk d'approfondimento e la guida del notiziario non sono stati giudicati soddisfacenti, come pure l'impegno profuso per il buon andamento di entrambi. Gli ascolti sono stati inferiori rispetto a quelli attesi (tra il 2 e il 4 per cento) e il programma non ha trovato una forte identità, stretto tra quelli dei colleghi marcatamente di politica, di intrattenimento, di scienza e storia o di cronaca nera. Insomma, da subito si era capito, da entrambe le parti, che l'ingresso del giornalista che aveva lasciato la Rai (era noto soprattutto come conduttore di Agorà), non avrebbe dato i frutti sperati. Già da settimane si vociferava che il suo talk (l'ultima puntata è andata in onda a metà dicembre) non sarebbe tornato in onda e, anzi, che la situazione era ben più grave. Si è anche detto che Greco sarebbe finto al centro di un conflitto politico aziendale che passa sopra la sua testa, tra «l'ala» che preferisce un atteggiamento morbido verso l'attuale governo per proteggere l'azienda e «l'ala» che sostiene il fondatore dell'azienda e anche di Forza Italia. A parte che sarebbe difficile collocare politicamente Greco in qualcuno di questi schieramenti, pare più logico collocarlo nella schiera dei volti Rai passati a Mediaset, che hanno fallito in quel di Cologno e poi sono tornati a Canossa, anche se è difficile che il giornalista venga ripreso a viale Mazzini.
A prendere il suo posto al Tg4, già da ieri è il condirettore Rosanna Ragusa, nominata direttore.
Mentre al giovedì (collocazione nello scorso autunno di W l'Italia), finito il ciclo di Freedom, torna in onda la settimana prossima Paolo Del Debbio, che era stato sacrificato a settembre sulla base della nuova linea editoriale. La sua trasmissione dovrebbe essere meno «populista», con meno spazio alla piazza urlante, senza rinunciare però a dare voce alla gente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.