Cultura e Spettacoli

Dal liceo al gossip, il Salvini segreto

Arriva in tv il documentario che racconta l'ascesa del Capitano

Dal liceo al gossip, il Salvini segreto

Odiato perché parla alla pancia e votato per lo stesso identico motivo. Il ciclo di attualità Nove Racconta presenta Salvinology- Tutti i volti di Matteo, già disponibile su DPlay Plus e in onda il 25 ottobre sul NOVE alle 21.25. Un documentario (produzione La Presse per Discovery) che racconta il fenomeno Salvini, dall'alba delle intenzioni politiche di liceale appassionato di Gaber e De André, al discusso presente politico tra social e selfie. Un pool di commentatori d'eccezione (tra cui Enrico Mentana, Maria Giovanna Maglie, Roberto Maroni, Andrea Scanzi, Gad Lerner, Makkox) cerca di tracciarne il futuro, al momento più imprevedibile che mai.

C'è un dato di fatto, però. I documentari arrivano quando arriva la consapevolezza di un racconto. Che piaccia o no, Salvini negli ultimi anni è stato non solo un politico, ma «il caso politico» per eccellenza, capace di attrarre grande consenso elettorale e enorme attenzione mediatica. Nato come delfino di Umberto Bossi, iscritto alla Lega nel '90 (di cui è segretario federale dal 2013) ha rivoluzionato la Lega stessa. «Ho passato il testimone, prima della scadenza del mio mandato, a chi sapeva navigare in quelle acque, cioè Matteo Salvini», commenta in Salvinology Roberto Maroni.

Milanese di Inganni, né di periferia né di centro, in perenne lotta fin da ragazzino contro la sinistra metropolitana borghese del suo liceo, Matteo vestiva, pare, abiti ordinari, e cercava la sua identità nella politica. L'ha trovata in quella bestia strana che era la Lega, un partito indipendente e apolitico, che raccoglieva ex simpatizzanti di Lotta Continua come Roberto Maroni e di ultra destra come Mario Borghezio. Negli anni diventa un mostro della comunicazione social. «Se fosse nato vent'anni dopo sarebbe senz'altro uno youtuber», commenta Alex Orlowski, digital strategist. Salvini è mediatico anche nel gossip. Lasciato da Elisa Isoardi cerca la pacificazione, non la trova e si consola tra le braccia della bella e giovane Francesca Verdini, senza raccontarsi mai apertamente e, allo stesso tempo, senza mai condannare il gossip.

Con lui la Lega Nord diventa Lega di Salvini Premier, un partito leaderistico. Chi vota Lega vuole votare lui, il suo leader. Passa dal 4% di consensi nel 2013 al 17% del 2018 fino al boom delle Europee del 2019 al 34%. Gad Lerner: «Ha distrutto se stesso trasformandosi in personaggio pop». «Oggetto perfetto per la satira», secondo Makkox. Enrico Mentana fotografa, invece, anche un altro aspetto: «Salvini ha saputo costruire dal niente un modello vincente dal punto di vista dell'incetta dei voti elettorali.

Però si trova adesso nel suo momento più difficile».

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