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L'(in)coerenza M5S: quei sottosegretari che erano "impresentabili"

La solita (in)coerenza pentastallata: prima del voto Rixi era finito nella lista di Di Maio, Fugatti nel mirino di Fraccaro

L'(in)coerenza M5S: quei sottosegretari che erano "impresentabili"

Possono due "impresentabili" diventare sottosegretari? Nella logica (in)coerente del Movimento 5 Stelle, evidentemente sì. Basta guarda il caso di due nuovi sottosegretari, esponenti della Lega, che solo fino a qualche mese fa erano considerati non degni di sedere in Parlamento.

Uno è Maurizio Fugatti, che è andato alla Salute e che rappresenterà le istanze del Carroccio (punti nascita e libertà di scelta vaccinale, in primis) nel ministero retto dalla pentastellata Giulia Grillo. Ebbene, come ricorda il quotidiano trentino ilDolomiti, alle elezioni Fugatti se la dovette vedere con il neo ministro per i Rapporti con il Parlamento - nonché attivista storico del M5S - , Riccardo Fraccaro. Allora il primo ebbe la meglio, mentre il secondo venne "ripescato". Ma quello che ora fa sorridere è un tweet del 15 febbraio in cui il grillino definiva "impresentabile" l'avversario. "Dobbiamo informare il più possibile i cittadini sul programma M5S per migliorare la qualità della vita", scriveva prima di un dibattito, "Né Pd né Fi e Lega possono dare una prospettiva stabile al Paese. Stasera mi confronterò con due impresentabili di questi schieramenti, Dellai e Fugatti".

E poi c'è un caso ben più eclatante, quello di Edoardo Rixi, nominato sottosegretario di Danilo Toninelli alle Infrastrutture e Trasporti. "Edoardo Rixi, Lega, assessore regionale in Liguria e imputato per le spese pazze in regione Liguria: si sarebbe fatto rimborsare spese private con soldi pubblici", si legge ancora sul blog dei 5 Stelle nella lista degli "impresentabili" pubblicata da Luigi Di Maio il 4 febbraio scorso.

Quando si entra nel palazzo il giustizialismo non vale più?

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