Cronache

L'Inps cancella il debito di un cent. Ma dà la colpa a un errore aziendale

"Finalmente una storia a lieto fine... dopo il nostro intervento l'istituto ha preso in carico la pratica e già in serata ha annullato l'irregolarità del Durc".

«Finalmente una storia a lieto fine... dopo il nostro intervento l'istituto ha preso in carico la pratica e già in serata ha annullato l'irregolarità del Durc». Antonio Gigliotti del Centro studi Fiscal Focus si sfoga con Il Giornale dopo una giornata passata al telefono. Potenza dei media, si dirà, ma dopo la notizia che un imprenditore calabrese era sulla graticola con l'Inps (da un mese, sembrerebbe) per un'irregolarità da un centesimo di euro, l'istituto di previdenza ha capito di aver combinato un pasticcio ed è corso ai ripari, ma questo guaio rischia comunque di costare caro all'azienda. Perché per questa irregolarità l'azienda non ha potuto partecipare a gare, bandi e appalti, non ha avuto accesso ad altre misure agevolative come la formazione 4.0 e i fondi «nuove competenze» e non può regolarizzare la posizione, perché il pagamento da 0,01 euro non passa visto che il sistema non accetta pagamenti inferiori a 1,03 euro.

Ovviamente l'Istituto guidato dal grillino Pasquale Tridico per tutta la giornata di ieri ha cercato di mascherare la sua figuraccia, provando a scaricare la colpa su altri, parlando di «inadempienza amministrativa ab origine, da cui la verifica di regolarità contributiva da parte dell'Istituto non poteva avere che esito negativo», dicendo che «in assenza di altri dati utili che dall'azienda stessa non erano stati inviati» si usa questo «dato convenzionale minimo». Al Giornale invece risulta che l'azienda abbia prontamente segnalato la questione all'Inps, che se ne sarebbe disinteressata, almeno fino a ieri. D'altronde, se il Durc negativo è stato cancellato vuol dire che l'azienda qualche ragione ce le aveva. Diversamente l'Inps non sarebbe tornata indietro sui suoi passi. Ma tant'è, per l'ufficio di Tridico il caso «è inesistente», come le migliaia di piccole aziende che ogni giorno combattono contro la burocrazia e le storture di un sistema che penalizza chi sbaglia in buona fede, le cui storie intasano la casella postale di questo quotidiano.

«Fa rabbia vedere che la politica parla parla, ma non fa nulla per cambiare situazioni grottesche come questa - dice ancora Gigliotti - è la conferma di un sistema che non riesce a risanarsi. Altro che fisco amico, altro che semplificazione».

Chi vuole ridisegnare il futuro dell'Italia prenda appunti.

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