Marco LombardoE poi dicono che nella tecnologia non comandano le donne. Tipo: avete mai sentito una signora lamentarsi per gli schermi degli smartphone troppo grossi? Ecco, appunto: devono averlo sentito anche a Cupertino, dove tra l'altro il numero di presenze femminili - e pure in posti di comando - è molto ampio. Sarà per questo allora che Tim Cook ha sentito la necessità di guardare un po' indietro per rinfrescare una gamma, quella dell'iPhone 5C e 5S, insomma degli schermi a 4 pollici, che sembrava in archivio.E invece no: ecco a voi dunque l'iPhone SE, ovvero Special Edition per non confonderlo con l'iPhone 7 che arriverà in autunno e sarà tutta un'altra cosa. D'altronde da quando Cook è al timone di Apple si è tornati a fiutare il mercato, perché il mercato - giustamente - vuol dire business. E siccome nel 2015 sono stati venduti 30 milioni di smartphone a 4 pollici, che 4 pollici sia. Questo però non vuol dire che Apple non resti Apple, anzi: e allora ecco perché l'iPhone SE ha tutta l'aria di essere un nuovo successo. In pratica: ha lo stesso design dell'iPhone 5s, ma la configurazione è quella dell'iPhone 6 e oltre. Corpo in alluminio, chip di ultima generazione A9, va il doppio del suo predecessore con una grafica che viaggia il triplo. Eppoi ha la fotocamera da 12 megapixel con tutti i filtri più aggiornati, così come sono aggiornatissime le funzioni (Live Photos, Retina Display, video in 4K). E soprattutto - particolare da non trascurare - un prezzo in dollari che può davvero fare gola, parlando di un iPhone: la versione da 16 Giga costa 399, quella da 64 Giga 499. Arriverà il 31 marzo, in Italia ai primi di aprile dove - come al solito - le tasse fanno lievitare il primo prezzo a 509 euro. Insomma un passo avanti guardando un po' indietro, così come ha fatto Cook ad inizio presentazione lanciando un video di 40 secondi per raccontare i 40 anni dall'arrivo di Apple I. Un computer (il primo di Cupertino), un genere che pian piano sta scomparendo per lasciare spazio a strumenti più portabili. La scusa insomma per rimpicciolire l'iPad Pro (o migliorare l'iPad Air, vedete un po' voi) che arriva in versione 9.7 pollici con tutte le funzioni di quello grande che lo hanno reso «un sostituto dei pc». Molti targati Windows, giura il capo di Apple, dichiarando di puntare ai 600 milioni di persone che non cambiano un computer da almeno 5 anni. E così, anche qui, schermo più piccolo del gigante Pro prima versione e prezzo più accattivante, il tutto con le funzioni di serie (fotocamera da 12 mpx), l'utilizzo della penna che piace molto a grafici e disegnatori e le nuove caratteristiche che la versione 9.3 di iOs porta su tutti i device Apple. La più attesa è quella che si chiama Night Shift e consente di eliminare la dannosa (per gli occhi) luce blu durante l'utilizzo serale-notturno del tablet. A grande richiesta insomma, così come a grande richiesta scendono i prezzi, in dollari s'intende: il nuovo iPad Pro parte da 599 dollari (32 Gb che in Italia costeranno 689 euro) fino ad arrivare agli 849 dell'inedita versione da 256 Gb. Davvero un quasi pc.
Poi, oltre ai passi avanti della ricerca medica grazie alle app lanciate un anno fa, Cook non si dimentica della privacy (ancor più protetta nei nuovi device) e del contenzioso con l'Fbi: «Abbiamo raggiunto il miliardo di prodotti venduti nel mondo e ognuno di questi è un'estensione della vostra vita. Noi abbiamo la responsabilità di difendere la vostra sicurezza e non cederemo». La sicurezza, ovvero il prodotto che piace di più ai clienti di Apple. E in questo caso, uomini o donne che siano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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