L'ipocrisia del M5S sull'hate speech

Il M5S, fondato con un 'vaffa', ora, dà lezioni di lotta allo 'hate speech' eppure, sin dalla sua nascita, ha fatto del disprezzo verso gli avversari la sua ragion d'essere

L'ipocrisia del M5S sull'hate speech

Ennesima giravolta del M5S. Il partito fondato con un 'vaffa', ora, dà lezioni di lotta allo 'hate speech'. Il sottosegretario all'Interno, Cosimo Sibilia, oggi, ha pubblicizzato su Facebook l'evento dal titolo 'Hate speech, il lato oscuro delle parole in libertà', sponsorizzato dall'associazione culturale 'Italia più 2050'.

Sembrano essere passati secoli da quando Beppe Grillo chiamava Berlusconi 'lo psiconano', Bersani 'zombie', Renzi 'l'ebetino' e Prodi 'Alzheimer'. E che dire di Paola Taverna che, in campagna elettorale, attaccava quelli del Pd (salvo poi redimersi con la nascita del Conte-bis) dicendo: “Mafiosi, schifosi, siete delle merde, ve ne dovete andare, dovete morire...”? È impossibile dimenticarsi il video in cui Luigi Di Maio giurava che mai e, poi, mai sarebbe andato al governo con "il partito di Bibbiano”, ossia con quel Pd con cui il M5S di Conte cerca di stringere un'alleanza strutturale. Ma sono innumerevoli gli insulti che i grillini hanno rivolto, in passato, ai democratici.“Il Pd è un punto di riferimento del crimine", disse Alessandro Di Battista nel 2018, anno in cui insultò Renzi affermando:"Il bugiardello toscano ormai è politicamente morto, ucciso dalle sue stesse menzogne". Roberta Lombardi, sempre in quello stesso anno, disse: "Il Pd prendeva soldi da Mafia Capitale".

Quello è l'anno delle elezioni Politiche e, quindi, era anche naturale che il clima si surriscaldasse e, quando Silvio Berlusconi disse che i grillini non erano neppure capaci di pulire i cessi, Grillo replicò:”Questa è la sentenza ultima che sibila da dietro il cerone; sebbene il primo pensiero vada a quelle povere latrine, viene da chiedersi: da dove proviene questa ossessione per i cessi dell'ex badante? Ndr: prima di nipoti apolidi e poi di anziani a Cesano Boscone". Ma le dichiarazioni di odio del fondatore del M5S, nel lontano 2014, colpirono anche l'allora presidente della Camera. Un sondaggio sul blog delle Stelle recitava: "Cosa succederebbe se ti trovassi la Boldrini in macchina?”. Un quesito diede adito a risposte allucinanti che soltanto lasciamo immaginare. Sebbene siano passati già 7 anni (che per chi fa politica sono ere geologiche), alla luce di quanto ricordato finora, sembra davvero surreale che, oggi, i grillini vogliano dare lezioni di bon-ton.

Un'ipocrisia che ha smascherato il comico Luca Bizzarri con un semplice tweet: “Buongiorno, tutto è nato quel giorno in cui abbiamo mandato tutti a fare in culo, poi abbiamo dato a tutti dei porci e dei mafiosi, abbiamo detto che erano morti. Ma ora parliamo di Hate Speech".

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