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L'Italia dribbla il pressing dell'Olanda sull'austerity

Se l'Ecofin in videoconferenza sul Recovery Fund non è naufragato, lo si deve alla mediazione tedesca

L'Italia dribbla il pressing dell'Olanda sull'austerity

Se l'Ecofin in videoconferenza sul Recovery Fund non è naufragato, lo si deve alla mediazione tedesca. La Germania, presidente di turno dell'Unione europea, ha puntato tutto sulla capacità di compattare i Paesi Ue sul piano di aiuti ai Paesi più colpiti dalla pandemia. Per l'Italia, comunque, non è tempo di facili entusiasmi. L'intesa raggiunta ieri prevede che i Piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) devono rispettare le raccomandazioni Ue sulle priorità di politica economica «inclusi gli aspetti fiscali e, se del caso, quelli individuati nel contesto della procedura per gli squilibri macroeconomici eccessivi».La formulazione proposta dal ministro tedesco delle Finanze, Olaf Scholz, è stata confermata. Si è trattata di una parziale sconfitta per l'Olanda rappresentata nella riunione dei ministri finanziari dell'area euro dal «super-falco» Wopke Hoekstra che aveva spinto perché si inserisse «un riferimento esplicito alle raccomandazioni specifiche per Paese del 2019», ossia quelle che imponevano all'Italia azioni stringenti per appianare gli squilibri macroeconomici, cioè l'eccesso di deficit e di debito (la procedura di infrazione fu scongiurata dalla parsimonia del ministro Tria che portò il deficit/Pil sotto il 2%; ndr). Non c'è, però, molto da festeggiare perché, rispetto alla proposta originaria della Commissione Ue, gli investimenti dei Pnrr vanno completati entro la fine di agosto 2026 (e non i primi entro 7 anni), mentre le riforme entro 4 anni. L'Italia ha perciò 5 anni e 8 mesi di tempo per investire i 209 miliardi del Recovery Plan. Gli esborsi successivi al primo saranno versati se gli obiettivi intermedi saranno centrati anche se il backstop concesso ai Paesi frugali per controllare il rispetto dei programmi ha una durata limitata di tre mesi.

Anche il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, ha raggiunto un traguardo: l'anticipo del 10% sui fondi da ottenere nel primo semestre 2021 sarà sul 100% della dotazione, quindi circa 21 miliardi di euro.

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