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"Italia lasciata sola...". Il tributo di Macron a Mattarella

Macron riceve Mattarella, alla sua prima visita ufficiale dopo il Covid, e riconosce che in alcune fasi della pandemia l'Italia è stata lasciata sola contro l'emergenza

"L'Italia lasciata sola...": l'omaggio di Macron a Mattarella

Il presidente francese Emmanuel Macron ha accolto all'Eliseo Sergio Mattarella per un incontro bilaterale che ha rappresentato la prima occasione del genere per il capo dello Stato all'estero dopo lo scoppio della pandemia di Covid-19.

La tappa all'Eliseo ha rappresentato la principale tappa della trasferta parigina di Mattarella, che atterrando ieri all'aeroporto Charles de Gaulle della capitale francese ha trovato ad attenderlo il ministro per l'Europa e gli Affari esteri, Jean-Yves Le Drian, per poi andare al Muse'e National de la Ce'ramique de Se'vres accompagnato dalla ministra della Transizione ecologica Barbara Pompili, e incontrare infine lo stilista Giorgio Armani.

Oggi Mattarella è stato accolto all’Hotel des Invalides da una cerimonia di benvenuto con onori militari, bandiera italiana lungo il percorso fino all’Eliseo e scorta ufficiale di 120 corazzieri francesi in moto e a cavallo.

Ricevendo il titolare del Quirinale Macron ha voluto ribadire la "profonda amicizia" che lega i due Paesi dell'Europa latina, ribadendo la linea di vicinanza con Roma più volte manifestata nei confronti del presidente del Consiglio Mario Draghi. Con uno strappo al protocollo, Macron ha voluto andare incontro ed abbracciare Mattarella al suo arrivo invece che aspettarlo sulla soglia del portone. Un riconoscimento all'omologo italiano, con cui i contatti e i rapporti bilaterali sono sempre stati attivi e franchi, che Macron ha definito non solo una "personalità che stimo tantissimo" ma anche un vero "amico".

La visita di Mattarella è stata l'occasione per fare un bilancio di un anno e mezzo di battaglia condotta da Italia e Francia contro la pandemia di Covid-19, che Macron ha riconosciuto essere stata affrontata "molto spesso da sola" dall'Italia, e per costruire le traiettorie per l'Europa che guarderà oltre il virus. "Ci tengo a ribadire la solidarietà per le vittime che avete registrato, siete stati i primi a dover affrontare il virus talvolta da soli, ma insieme siamo riusciti ad avere una risposta europea comune", ha sottolineato il presidente transalpino. E se l'Italia è stata lasciata sola dai Paesi europei, Francia compresa, nelle fasi iniziali della lotta al virus, Parigi punta con forza su Roma per costruire la nuova Unione. Un'Unione Europea che Macron immagina "giusta e verde", orientata allo sviluppo sostenibile e in grado di rompere le rigide linee del rigore degli ultimi anni.

La profonda amicizia italo-francese è ribadita anche da Mattarella nelle dichiarazioni seguite all'incontro bilaterale tra i due presidenti. Il capo dello Stato parla di "valori comuni", "legami condivisi" e di una "storia comune" che Francia e Italia hanno il dovere di consolidare assieme. Al centro dell'intervento del presidente della Repubblica la volontà di portare a compimento il trattato bilaterale tra Italia e Francia, il celebre Trattato del Quirinale che è stato definito "fondamentale per rafforzare la cooperazione" tra i due Paesi e che potrebbe vedere la luce entro il 2021 nelle aspettative dei due capi di Stato. "Sono lieto di poter dire che il nostro rapporto di personale amicizia rafforza il legame che stiamo esprimendo", ha aggiunto facendo eco all'omologo transalpino

La cooperazione per Mattarella si può esprimere anche nel quadro della costruzione di "rinnovamenti e riforme" per l'assetto comunitario e per la proiezione dell'interesse dei due Paesi e dell'Europa oltre i confini del Vecchio Continente: "siamo circondati da stati di crisi, per questo l'Europa può trasferire in queste regioni vicine la sua vocazione alla pace e, in quest'ottica, Francia e Italia possono collaborare come protagoniste". Dichiarazioni importanti che segnalano come il Quirinale e l'Eliseo si considerino fortemente legate nelle contingenze attuali e nei destini e nelle sfide future.

Cercando di fare della cooperazione l'asset decisivo per il consolidamento dei rapporti.

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