Prende il via l'esame del decreto di salvataggio delle due banche venete in Commissione Finanze alla Camera. Tra domani e mercoledì mattina si procederà con le dichiarazioni di ammissibilità delle proposte di modifica presentate, e mercoledì stesso inizieranno le votazioni sugli emendamenti. Obiettivo: chiudere i lavori della Commissione entro giovedì. Il provvedimento è atteso in aula lunedì 10 luglio.
Il decreto «avrà in Parlamento il sostegno che merita», ha auspicato il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, ricordando le condizioni di Intesa Sanpaolo (se il decreto sarà modificato l'operazione salta). Sulla stessa lunghezza d'onda il presidente della Commissione Finanze, Maurizio Bernardo: «Potrebbe non esserci alcuna modifica sostanziale perchè il testo è stato concordato con Bruxelles». Il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan si è detto «fiducioso» che il Parlamento voterà il decreto, «perchè è importante per il paese indipendentemente dalla posizione politica. Non voglio considerare il caso in cui il decreto non venga approvato perchè in quel caso ci sarebbe la clausola di rescissione di Intesa e quindi ci ritroveremmo in una situazione molto difficile».
Questa settimana partiranno anche i primi confronti fra Intesa e i sindacati sulle 3.900 uscite, che saranno tutte volontarie. Di queste, come già noto, circa 1.
100 dovrebbero arrivare dal personale delle due ex popolari, che ha un'età media più giovane, e le altre dal personale che era già in forza al gruppo guidato da Carlo Messina: le uscite beneficeranno della applicazione del Fondo di Solidarietà dei bancari e sono inoltre previste misure a salvaguardia dei posti di lavoro quali il ricorso alla mobilità territoriale e iniziative di formazione per la riqualificazione delle persone.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.