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La Livorno M5s assume i migranti e fa chiudere bottega agli italiani

Gli stranieri riparano bici a prezzi stracciati. L'ira dei negozianti

La Livorno M5s assume i migranti e fa chiudere bottega agli italiani

Livorno - Nella rossa Toscana ora anche i grillini, in accordo con il Pd, sostengono progetti di integrazione per gli immigrati. Succede a Livorno, dove l'Arci ha creato un'attività, che partirà tra pochi giorni, che consentirà agli extracomunitari di riparare biciclette a prezzi stracciati. Ma è polemica, perché i commercianti della città labronica non ci stanno: «Per l'officina di riparazione, l'Arci - spiegano -, essendo associazione, non pagherà le tasse, come invece siamo costretti a fare noi e farà prezzi concorrenziali che ci toglieranno lavoro».

E ciò che dà più fastidio è che l'iniziativa, di stampo Pd, è patrocinata dal Comune pentastellato di Livorno, guidato dal sindaco Filippo Nogarin. Tanto che alla presentazione del progetto era presente l'assessore al sociale Ina Dhimgjini, la quale non ha avuto peli sulla lingua nel dire che «le autorità sostengono e sosterranno in ogni modo possibile questa nuova iniziativa». L'attività, nata in seno ad Arci solidarietà, avrà il nome di «Ciclofficina contropedale» e avrà la sua sede al civico 24 di piazza Garibaldi. Vi saranno impiegati giovani tra i 18 e i 25 anni provenienti da Senegal, Ghana, Nigeria, Gambia e Costa D'Avorio che sono ospiti in case di accoglienza della città. I livornesi sono stati invitati a portare le loro biciclette usate per regalarle, visto che saranno riparate e poi rivendute. I prezzi applicati saranno bassissimi, ma si potrà anche andare all'officina e utilizzare gli attrezzi per fare da soli le riparazioni. In questo caso l'offerta sarà libera. Alcune bici sono state portate nei giorni scorsi anche dall'assessore regionale del Pd Francesco Gazzetti, ma il gesto ha scatenato la reazione degli esponenti di Fratelli d'Italia. «È vergognoso - chiarisce il responsabile di Fratelli d'Italia di Livorno, Andrea Romiti - che Gazzetti metta gli immigrati davanti agli italiani. A poche decine di metri dall'officina di Arci c'è, oltretutto, un negozio storico di Livorno, quello di Giuseppe Passuello, che è stato un grande campione di ciclismo. Lui e la sua famiglia hanno tirato su quell'attività di vendita e riparazioni di biciclette con grandi sacrifici e ora Pd e Movimento 5 stelle pensano di fargli perdere i clienti praticando prezzi stracciati e non pagando le tasse, visto che l'Arci è un'associazione e non è soggetta al regime tributario dei commercianti. Noi non ci stiamo e chiediamo che italiani e immigrati siano messi sullo stesso piano».

Professionisti del settore si sono messi a disposizione gratuitamente per dare il loro supporto legale. «Verificheremo - prosegue Romiti - quali sia la normativa in materia e poi chiederemo che sia applicata anche ai commercianti, che a questo punto potranno costituirsi in associazione e smettere anche loro di pagare tasse e manodopera, in modo che non ci siano più due pesi e due misure. Inoltre, sia l'atteggiamento del consigliere regionale Gazzetti che quello del sindaco Nogarin e della sua giunta ci lasciano basiti.

Il primo perché mette gli italiani davanti agli immigrati, i secondi perché a livello nazionale fanno capire di non sopportare l'immigrazione incontrollata e poi vanno a braccetto col Pd».

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