Coronavirus

Lombardia, in arrivo la piattaforma di Poste. Ecco come si potranno prenotare le visite

Imminente il passaggio. Le opzioni: online, call center, bancomat e palmari

Lombardia, in arrivo la piattaforma di Poste. Ecco come si potranno prenotare le visite

Milano. C'è «Poste» per la Lombardia. Tempi e modalità dell'operazione, comprensibilmente, sono tenuti riservati il più possibile, per evitare passi falsi, ma il nuovo portale per prenotare i vaccini è in arrivo - questione di giorni od ore, si potrebbe dire - e come noto sarà quello della storica azienda italiana di servizi postali e di telecomunicazione.

Il 7 marzo la vicepresidente Letizia Moratti aveva indicato in dieci giorni il tempo necessario all'attivazione del portale; ne è già passato qualcuno in più, ma la Lombardia tutto può permettersi tranne nuovi errori su questo fronte. L'attesa per l'innovazione è massima, anche perché il malfunzionamento del sistema vigente (prodotto e gestito «in house» dall'azienda regionale «Aria») è ormai conclamato, e ha causato non solo disagi a molti utenti, ma anche una brutta figura per i vertici della Regione.

A Palazzo Lombardia sono convinti e compatti nel fornire una ricostruzione precisa di tutta la vicenda: il portale per le vaccinazioni - ammettono - non ha funzionato, ma i centri vaccinali funzionano egregiamente grazie al personale e ai volontari, e le performance lombarde sono in linea con quelle delle altre Regioni. Se è passata la «narrazione» di un disastro - sostengono - è solo per ragioni di ostilità politica nei confronti del centrodestra e della Lega, che ha sempre fatto del Pirellone il suo fiore all'occhiello.

Un portale finalmente efficiente sarà l'occasione per dimostrare la validità di questa tesi, e a questa efficienza tengono in particolare il capo della campagna vaccinale lombarda, Guido Bertolaso e la stessa Moratti, che è arrivata da due mesi in Regione in virtù del rimpasto e - dopo aver deciso e annunciato il passaggio a «Poste» - una settimana fa visti gli ennesimi disguidi ha sferzato «Aria», parlando apertamente di «inadeguatezza» e di incapacità «di gestire le prenotazioni in modo decente», e invocando una svolta drastica che puntualmente è arrivata con l'azzeramento del consiglio d'amministrazione, condiviso dal governatore Attilio Fontana.

Nell'azienda regionale, l'unico rimasto al suo posto ora è il direttore generale e amministratore unico Lorenzo Gubian. E giovedì - nel corso di un'audizione in commissione Bilancio del Consiglio regionale - Gubian ha parlato anche del nuovo portale: «Con Poste - ha detto - si pensa di essere pronti nella prima settimana di aprile: in questi giorni si sta andando a individuare tutti i centri vaccinali massivi che saranno gestiti da Poste».

Col sito di Poste Italiane, la vaccinazione si potrà prenotare attraverso più canali: online intanto, ma anche mediante un call center, o ancora tramite gli sportelli Postamat e infine attraverso i palmari in dotazione dei postini.

Ma le modalità già in funzione per le cinque Regioni che si avvalgono del portale, potranno anche essere declinate con peculiarità che corrispondano a esigenze peculiari della Lombardia.

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