Sugar tits, tette di zucchero. La chiamava così chiedendole di comperargli giocattoli sessuali. Lui, Mark Garnier, è sottosegretario al commercio internazionale di Sua Maestà. Lei, Caroline Edmondson, è la sua segretaria. Comincia col botto la nuova puntata del sexgate mondiale, stavolta in salsa inglese.
Le prime avvisaglie si erano avute venerdì, dopo che la Bbc aveva parlato di numerosi abusi sessuali e molestie tra i deputati e lo staff che lavora al Parlamento britannico. Subito il governo, per tramite del ministro della salute Jeremy Hunt, aveva parlato di comportamenti «del tutto inaccettabili», assicurando che presto l'ufficio del Gabinetto avrebbe aperto un'inchiesta. Poi, domenica, il carico viene giocato dal Mail on Sunday, cui si deve il gustoso racconto di Mark e Caroline. Racconto confermato solo in parte dal sottosegretario al commercio che in una trasmissione televisiva ha definito il siparietto una «baldoria di buon umorismo», mentre lei ha contestato la ricostruzione dei fatti di Garnier, smentendo che si trattasse di uno scherzo condiviso.
L'episodio sarebbe solo la punta dell'iceberg: il The Times ha ieri dato conto dell'esistenza di un dossier con «accuse straordinarie e non verificate» a 15 ministri e più di 20 deputati negli ultimi cinque anni. Accuse di molestie sessuali e abusi. Sesso in ufficio. Prostitute. Orge. Lo scandalo coinvolgerebbe anche il labour di Corbyn. Almeno 4 deputati sarebbero stati accusati di aver molestato giovani donne. E secondo la comprovata attenzione inglese verso la parità di genere, numerosi sono anche i casi di donne di potere che hanno tenuto comportamenti predatori, fra cui una «importante parlamentare inglese accusata di avere avuto relazioni sessuali extraconiugali con giovani ricercatori».
Theresa May, sin dall'esplosione del caso Weinstein, quasi presentisse che anche il suo paese sarebbe stato coinvolto dagli scandali, aveva dichiarato tolleranza zero: «I comportamenti sessuali indesiderati sono totalmente inaccettabili, cosa che è vera
in qualsiasi ambito della vita e quindi anche in quello politico», ha affermato la sua portavoce.Una grana in più, come se le trattative con l'Unione Europea per gestire la Brexit non fossero sufficientemente complicate.
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