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Sfuma l'ipotesi Molinari. Ora la Lega punta su Fontana

Sarà Lorenzo Fontana, vicesegretario della Lega, il candidato del Carroccio alla presidenza della Camera. Riccardo Molinari resterà capogruppo

Sfuma l'ipotesi Molinari. Ora la Lega punta su Fontana

Accordo raggiunto per la presidenza della Camera. Dopo un vertice tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini, si è convenuto che il nome indicato dalla Lega sarà quello di Lorenzo Fontana, vicepresidente del partito.

"Ho chiesto a Riccardo Molinari la disponibilità a proseguire il suo mandato da capogruppo della Lega a Montecitorio, nonostante avesse tutte le carte in regola per fare il Presidente della Camera", ha spiegato Salvini che, però, allo stesso tempo, ha rinnovato la sua stima nei confronti di Riccardo Molinari, candidato in pectore per la poltrona più alta di Montecitorio fino a poche ore fa. "Molinari è stato e sarà il miglior capogruppo possibile, ruolo per me politicamente più rilevante per i prossimi cinque anni", ha aggiunto il leader della Lega, al termine di una riunione alla quale hanno preso parte i vicesegretari Andrea Crippa, Giancarlo Giorgetti e lo stesso Lorenzo Fontana. Nella foto di gruppo, diffusa dalla Lega, compare anche Riccardo Molinari il quale ha dovuto fare un passo indietro, probabilmente, a causa del processo a suo carico che inizierà il prossimo 24 novembre.

Da Forza Italia, dopo le frizioni di stamattina al Senato, trapela ottimismo in vista del voto di domani a Montecitorio. "Risolveremo", dice a ilGiornale.it l'azzurro Alessandro Cattaneo che, incrociando in Transatlantico il renziano Luigi Marattin, ironizza: "Poi, male andando, c'è Italia Viva...". Da Forza Italia spiegano che stamattina, a Palazzo Madama, si è voluto lanciare un messaggio perché, come ha spiegato Silvio Berlusconi in persona, "il governo non parte male, era solo necessario dare un segnale". Salvo imprevisti dell'ultima ora, dunque, domani il centrodestra dovrebbe riuscire a eleggere il presidente della Camera.

La polemica sui diritti Lgbt

Dal Pd, intanto, arriva il durissimo commento di Alessandro Zan che, su Twitter, scrive:"I nomi della destra per la presidenza delle Camere sono una minaccia per la comunità Lgbt+. La Russa urlava 'culattonè contro un studente, Fontana negava l'esistenza delle famiglie arcobaleno. Vigileremo perché non utilizzino il loro ruolo per attaccare i diritti". Fontana è, infatti, un cattolico che ha espresso posizioni conservatrici su aborto, famiglia e diritti Lgbt. "Perché esistono le famiglie Arcobaleno?" rispose Fontana al "Corriere della Sera" dopo la sua nomina a ministro per la famiglia. Nella stessa intervista l'esponente leghista aveva evidenziato la necessità di"potenziare i consultori per cercare di dissuadere le donne ad abortire" e incentivare la natalità. Sull’aborto Fontana, invece, ha detto che"in molti casi è per una preoccupazione economica che alcune donne decidono di non avere figli. Mi piacerebbe che lo Stato fosse più vicino a queste donne per far capire loro che, nel dubbio, un figlio è meglio farlo".

Chi è Lorenzo Fontana

Lorenzo Fontana, 42 anni, nativo di Verona, laureato in Scienze Politiche a Padova e in Storia all'Università Europea di Roma, è vicesegretario della Lega dal 2016. Europarlamentare dal 2009 al 2018, anno in cui viene eletto a Montecitorio e diventa vicepresidente della Camera. Dopo la nascita del governo gialloverde, lascia questo ruolo per assumere l'incarico di ministro per la famiglia e le disabilità. Nel luglio 2019, poi, viene messo alla guida del dicastero degli Affari Europei. Sempre nello stesso anno promuove l'assise organizzata da congresso mondiale della famiglia, un'organizzazione statunitense cristiana.

"La famiglia che riconosciamo e che sosterremo, anche economicamente, è quella sancita e tutelata dalla Costituzione", disse polemizzando con l'allora sottosegretario alle Pari opportunità Vincenzo Spadafora del Movimento 5 stelle.

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