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L'orgoglio Fi è un coro contro i "gialli" al governo

Toti: "La Lega è in difficoltà con i grillini". E Tajani lancia l'eurocandidatura del Cav

L'orgoglio Fi è un coro contro i "gialli" al governo

Fiuggi - Si respira una forte aria di contestazione al governo, alla convention di Forza Italia a Fiuggi. Anche se a dettare la linea di Palazzo Chigi, con il M5s c'è la Lega, con la quale si è appena ritrovata un'apparente sintonia, non si fanno sconti, su lavoro e immigrazione, Europa e Sud. Critiche anche da chi è molto vicino a Matteo Salvini, come il governatore della Liguria Giovanni Toti che, scottato dall'esperienza di Genova, critica i troppi errori per la ricostruzione del ponte Morandi. «Ho paura che l'operazione sia schiacciata in una battaglia ideologica. Bisogna farlo subito e lanciare un grande piano per le infrastrutture. La Lega deve premere nel governo, con la nostra cultura del fare e non quella dello sfasciare. Il resto del centrodestra può solo sostenerla. Ma Salvini ha difficoltà con i 5S»

Il padrone di casa, Antonio Tajani, introduce l'ospite Giorgia Meloni. La leader di Fdi attacca sul reddito di cittadinanza definendolo «metadone di Stato». Giancarlo Giorgetti, invitato, non si vede.

C'è il segretario del Ppe Antonio Lopez Isturiz, che parla delle europee di maggio come di una battaglia storica per la contro il populismo. E alla Meloni: «È gravissimo - dice- che un impresentabile come Bannon, estremista anche per Trump, sia ospite alla festa di Fdi. Non tollereremo mai questo sovranismo d'accatto. L'Europa può fare a meno del Regno Unito, ma non dell'Italia». Lopez giovedì ha incontrato Silvio Berlusconi a palazzo Grazioli, in un intermezzo del vertice del centrodestra e forse gli ha parlato anche della sua candidatura. Tajani vorrebbe il Cavaliere candidato nel sud e proprio a queste regioni è dedicato il dibattito in cui l'ex ministro Mara Carfagna dice che oggi «tutto è cambiato se la Lega governa con noi sul territorio e a livello nazionale con il M5s, forza alternativa a tutto il centrodestra». Per sanare questa contraddizione, «dobbiamo incalzare Salvini, fargli capire che questo governo è pericoloso». L'ex presidente del Senato Renato Schifani ricorda l'impegno dei governi Berlusconi per il sud e le misure proposte per favorire l'occupazione contrastando la mafia. Il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia parla di «fase adolescenziale» del governo per la manovra.

Chiude la presidente del Senato Elisabetta Casellati, che sull'Europa invita a superare gli egoismi locali e parlare con il «noi».

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