Dietro all'omicidio di Desirée Mariottini, così come a quello di Pamela Mastropietro potrebbe esserci la mafia nigeriana. A spiegarlo è la psicologa clinica e criminologa, esperta Rorschach e collaboratrice presso la cattedra di psicodinamica delle relazioni familiari della Sapienza di Roma, Valentina Mercurio.
Dottoressa, tra i presunti assassini di Desirée c'era anche un nigeriano. Pensa davvero c'entri la mafia nigeriana?
«C'entra dal momento che gli assassini delle due ragazze sono spacciatori e quindi manovalanza della mafia stessa. Nel caso di Pamela sicuramente sì, poiché la tecnica con cui è stata uccisa ha molti punti di contatto con il rituale nigeriano dello Ju Ju, usato soprattutto da chi vuole sempre più potere, quindi anche dagli esponenti della mafia nigeriana e delle organizzazioni criminali straniere. Le uccisioni rituali sono un grande business in Nigeria perché molte persone credono ancora che possano fortificarli spiritualmente. Nel caso di Desirée non abbiamo le prove che si tratti di omicidio rituale ma mi aspetto colpi di scena».
Lei va spesso a San Lorenzo per «indagare». È vero che molti extracomunitari scappano quando fa loro domande?
«Qualcuno mi ha aperto un mondo raccontandomi particolari agghiaccianti, supportati da un po' di letteratura e ne ho potuto verificare l'attendibilità. Un ragazzo al nome di un rituale che sto cercando di approfondire si è messo tanta paura da scappare via. Altri negano il fenomeno, ma è comprensibile: hanno paura».
I due omicidi di Pamela e Desirée hanno tratti in comune?
«Il fatto che per poterle abusare sessualmente sono prima state drogate. Mi chiedo se un gruppo di uomini adulti per violentare una ragazzina ha bisogno di drogarla in quel modo e provocare un'overdose. L'avrebbero potuto fare e basta. Mi chiedo cosa sarebbe successo se fossero stati soli, se avrebbero fatto a pezzi anche il corpo di Desirée come quello di Pamela».
Qual è la situazione a San Lorenzo e cosa si potrebbe fare?
«La situazione a San Lorenzo è quella che abbiamo visto tutti. La sera nella piazza della chiesa è pieno di spacciatori.
È sempre stato un posto particolare, frequentato da studenti e professori universitari, un posto anche multietnico. Era un quartiere vivo. Ora ha perso tutte quelle caratteristiche ed è prevalso il degrado, che qualcuno ha il coraggio di negare».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.