L'Ue che ci impone gli hotspot sdogana il muro anti-migranti

Lettera a Roma per condividere "le preoccupazioni dell'Austria". "Siamo con l'Italia", dicono da Bruxelles. Ma le critiche sono pesanti

L'Ue che ci impone gli hotspot sdogana il muro anti-migranti

La risposta di Bruxelles all'Italia è arrivata e in essa il commissario europeo Dimitris Avramopoulos, rivolgendosi al ministro dell'Interno Angelino Alfano e al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, scrive di condividere "le preoccupazioni espresse dall'Austria sul potenziale aumento dei movimenti secondari di migranti dall'Italia".

Se il commissario è preoccupato dal "preservare l'integrità dello spazio Schengen", tuttavia parla anche della "importanza dell'eseere preparati ad affrontare i flussi migratori provenienti dalla rotta del Mediterraneo centrale".

Aggiunge poi che è necessario l'Italia "intensifichi gli sforzi in atto per fornire le condizioni di accoglienza necessarie e prevenire le fughe. Pur riconoscendo il forte impegno dell'Italia nell'affrontare la situazione, osservo che un gran numero di sbarchi avvengono fuori dagli hotspot, e che i previsti gruppi mobili non sono ancora operativi. E' importante predisporre hotspot supplementari in Sicilia individuati nella tabella di marcia italiana rivista".

Poi il contentino: "La Commissione Ue sostiene pienamente l'Italia e continua a lavorare a stretto contatto con l'Italia per affrontare la crisi dei profughi".

"Alfano ha cercato di imbrogliare l'Europa - accusa dopo la pubblicazione del testo Edmondo Cirielli, di Fratelli d'Italia -, non ha controllato chi entrava e, anzichè fare il proprio dovere ed espellere chi non aveva diritto all'asilo, pensava di

approfittare di Schengen, per far transitare in altri paesi gli stranieri entrati illegalmente, vicenda su cui presenterò un'interrogazione parlamentare. Se i sospetti di Fratelli d'Italia fossero veri, dovrebbe dimettersi".

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