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Luigi Di Maio va da Sala: l'incontro top secret a casa del sindaco di Milano

Il colloquio tra Beppe Sala e Luigi Di Maio non ha avuto niente di istituzionale: potrebbe essere un tentativo di collaborazione per Ipf

Luigi Di Maio va da Sala: l'incontro top secret a casa del sindaco di Milano

Movimenti e strani avvicinamenti si registrano in questa torrida estate all'ombra della Madonnina di Milano. A pochi giorni dalla rumorosa scissione del Movimento 5 stelle in due tronconi nettamente divisi da ideologie e obiettivi, il promotore del terremoto sta cercando nuovi alleati per il suo nuovo partito in via di costruzione. Luigi Di Maio sembra avere solo un obiettivo in questo momento: superare nei sondaggi il rudere della sua vecchia casa politica. Impresa non certamente titanica, visto il crollo nelle preferenze del partito guidato da Giuseppe Conte, sceso fino al 9.4%, ma nemmeno semplice per il ministro degli Esteri, che parte da uno scarso 1.8% con il suo Insieme per il futuro. È forse in quest'ottica che si va a collocare l'incontro che in queste ore, stando a quanto riportato dall'Ansa, si sta tenendo a Milano tra il sindaco Beppe Sala e Luigi Di Maio.

Il ministro degli Esteri si è recato a casa di Sala, dove i due hanno avuto un colloquio di oltre un'ora e mezzo. Lasciando l'abitazione del sindaco di Milano, Luigi Di Maio non ha voluto rispondere alle domande dei cronisti, ma si è limitato a salutare i maturandi in attesa dell'esame di fronte allo storico liceo Parini. In attesa che venga rilasciato un comunicato stampa o che uno dei due spieghi il motivo di quest'incontro, così inusuale, qualche indizio è stato probabilmente lasciato proprio dal sindaco di Milano nei giorni scorsi. All'inizio della settimana, il sindaco di Milano ha condiviso sul suo profilo Facebook una riflessione sul lavoro e sull'alto tasso di inflazione dell'Italia.

Tra i punti critici e le soluzioni proposte, al quarto posto Beppe Sala ha inserito una critica tagliente al reddito di cittadinanza, definita "una buona intuizione" che, tuttavia, "ha presentato enormi falle e sul lavoro ha avuto effetti negativi". La conclusione del sindaco di Milano è stata perentoria: "Va profondamente riformato". Non pago, Beppe Sala, a margine di un evento, ha aggiunto: "Non si può, e questo mi aspetterei dal M5s, non riconoscere che sui navigator c'è stato un errore e quindi bisogna cambiare". Il rdc è una misura sulla quale il M5s in questi giorni si sta battendo con le unghie e con i denti, è stata originariamente voluta da Luigi Di Maio che, però, ultimamente sembra smarcarsene. E in merito alla possibilità di un'uscita del Movimento dal governo, il sindaco di Milano non ha risparmiato una stoccata a Giuseppe Conte: "Io non credo che in questo momento si prenda la responsabilità di far cadere il governo. Poi le formule si potranno trovare. Sono curioso di capire quali sono i punti fermi su cui il M5s si sente non ascoltato".

Alla luce dell'incontro non annunciato con Luigi Di Maio in un sede non istituzionale, le parole dei giorni scorsi di Beppe Sala sembrano lasciar presagire una qualche forma di avvicinamento tra il ministro degli Esteri e il sindaco di Milano, ora parte del Partito verde europeo.

È possibile che sia stato tastato il terreno da parte di entrambi per un possibile ingresso di Beppe Sala in Insieme per il futuro.

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