Emiliano senza più freni: "Votate M5S o Pd per fermare gli eredi di Mussolini"

La disperazione del governatore della Puglia: "Facciamo confluire voti a dem o 5 Stelle". E non si pente della sparata sul centrodestra: "Dovranno sputare sangue per vincere"

Emiliano senza più freni: "Votate M5S o Pd per fermare gli eredi di Mussolini"

I deliri della sinistra non hanno limiti. Riescono a oltrepassare la decenza con l'avvicinarsi delle elezioni politiche. Mancano 12 giorni al ritorno alle urne ed ecco che il fronte rosso sfodera un altro ritornello: compattarsi per evitare che gli eredi di Benito Mussolini prendano le redini del Paese. L'ultimo appello disperato di Michele Emiliano va proprio in questa direzione, tra l'altro arrivando a dire che tutto sommato va bene anche votare il Movimento 5 Stelle.

L'ultima di Emiliano

Il governatore della Puglia, nell'intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano, ha fatto sapere che avrebbe gradito un fronte politico allargato per tentare di battere il centrodestra. Invece le attuali collocazioni delle alleanze potrebbero "far arrivare a Palazzo Chigi il partito che non ha nessuna vergogna a dichiararsi erede di Mussolini".

In tal senso, cavalcando sempre lo spettro del fascismo, ha rimarcato quello che a suo giudizio rappresenta un pericolo concreto: "Rischiamo di mandare al governo un partito e una leader per cui Benito Mussolini era un buon politico, soltanto ha commesso alcuni errori da correggere". E senza girarci attorno ha detto che il simbolo di Fratelli d'Italia è "dichiaratamente erede del fascismo".

Il terrore è tale da spingere Emiliano a invocare il voto utile allargato anche al Movimento 5 Stelle. Ritiene che la mancata alleanza tra Partito democratico e M5S sia un "errore imperdonabile". Da qui l'invito: in Puglia votare per il Pd o per chiunque altro ma non per il centrodestra. Agli elettori ha chiesto di "compiere un miracolo". Il metodo? "Cercando di far confluire il più possibile i voti, non importa se al Pd o ai 5 Stelle".

L'uscita choc

Nelle ultime ore ha fatto molto discutere l'uscita choc del governatore della Puglia, che ha usato toni durissimi in occasione della campagna elettorale contro il centrodestra: "È una sorta di Stalingrado, perché da qui non passeranno qualunque cosa dovesse succedere. Sputeranno sangue comunque vadano queste elezioni". Il tutto accompagnato dagli applausi di Enrico Letta, che subito dopo ha avvertito la necessità di abbracciare affettuosamente chi ha pronunciato tali parole.

Un passo indietro? Rivedere le parole? Nulla di tutto questo. Anzi, Emiliano ha rivendicato con orgoglio le sue dichiarazioni fatte in merito alla battaglia elettorale in Puglia: "Far sputare sangue a chi vuol portare indietro l'orologio della storia: lo rivendico e confermo. Ma non stiamo dicendo che commetteremo violenze, come vogliono dare a intendere". Per il governatore della Puglia dunque è solo un'espressione che significa fatica: "Pensano di vincere? Dovranno sputare sangue, faticare per arrivare a quel risultato".

Emiliano non si è arreso.

Ha sostenuto di aver toccato un nervo scoperto di Giorgia Meloni: "Affermare nello stesso contesto che è l'erede di Mussolini e che noi resisteremo nelle prossime elezioni di Bari (2024) e della Regione Puglia (2025), le ha fatto perdere la brocca". Chissà quale sarebbe stata la reazione della sinistra se quelle parole fossero state pronunciate da un esponente del centrodestra.

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