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L'ultima crociata della sinistra? Cancellare la "Lega Lombarda"

A Lecco, la giunta ha dato il via libera a una delibera del 2015: così piazza Lega Lombarda diventerà piazza Stazione

L'ultima crociata della sinistra? Cancellare la "Lega Lombarda"

Cambiare nome alla piazza di fronte alla stazione. A questo puntavano, da 5 anni, alcuni consiglieri di Lecco. E dalla prossima settimana, la giunta dovrebbe rendere definitiva una delibera risalente al 2015. L'obiettivo? Cambiare il nome da piazza Lega Lombarda a piazza Stazione.

Il procedimento era nato nel febbraio del 2015, quando era stata proposta una delibera bipartisan dai consiglieri comunali Stefano Chirico, dell'area moderata, e il dem Salvatore Rizzolino. Ad aprile dello stesso anno, il Consiglio Comunale aveva votato a favore della delibera per il cambio di nome. Da quel momento, il silenzio. Come riporta la Provincia, burocrazia e nodi formali avevano allungato i tempi per l'attuazione della delibera. Fino ad ora. Infatti, la giunta guidata da Mauro Gattinoni ha dato il via libera al cambiamento, dando mandato per la sostituzione della targa, che dovrebbe avvenire la prossima settimana.

E la notizia ha scatenato pareri contrastanti."Mi fa piacere che dopo sei anni si dia attuazione alla delibera che avevo promosso - ha commentato Chirico - Per carità, non cambia la vita dei cittadini, ma ristabilisce il principio che nessun angolo della città può essere marchiato e separato dalla sua storia e funzione". Dello stesso parere anche Rizzolino, che si è detto "veramente molto soddisfatto di questo risultato", il cui obiettivo sarebbe "quello di ribadire che le amministrazioni gestiscono le città, ma non ne sono proprietarie e non devono marchiarle con i loro toponimi". Diversa l'opinione di Pino Pogliani, sindaco leghista ai tempi della delibera per la denominazione di piazza Lega Lombarda: "Non sono né ero allora un maniacale appassionato dei toponimi - ha dichiarato, stando a quanto riporta la Provinvia - Sta di fatto che Lega lombarda si rifà ad un fatto storico come pochi altri ne sono accaduti a meno di 20 chilometri da Lecco. Dopodiché, se il desiderio è quello di legare arbitrariamente il toponimo ad un partito che peraltro oggi si chiama in altro modo, facciano pure".

Critico anche l'onorevole Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier. "Inutile ricordare a lor signori della giunta lecchese che la ‘Lega Lombarda’ che sconfisse l’armata del Barbarossa nella battaglia di Legnano si formò proprio negli odierni territori tra le attuali province di Bergamo, Monza e Lecco, inutile ricordare che si tratta di un avvenimento storico che caratterizza i nostri territori lombardi, di una via o piazza presente in tutte le grandi città italiane di ogni Regione, di un passaggio storico che viene insegnato ai nostri figli nelle scuole dell’obbligo e non di un omaggio o un riferimento ad un movimento politico come spiegato da loro".

Evidentemente, continua Cecchetti, "Lecco al momento non ha altre priorità che cambiare la propria toponomastica avere una piazza della Stazione".

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