
Un angelo che legge il Corano come compito di disegno per dei bambini in una scuola di Civitavecchia, una favola tra conigli gay per alfabetizzare i bambini delle elementari di Pavia, i sermoni di una drag queen contro l'istituzione della famiglia in una scuola di Napoli, sono solo alcuni esempi di quanto può uscire dai binari della corretta pedagogia e istruzione grazie a una troppo larga interpretazione dell'autonomia scolastica. Ed è proprio per mettere un freno a questa deriva che il ministro Giuseppe Valditara ha presentato un ddl che pone proprio al primo articolo la necessità del consenso informato per attività extracurricolari. Un ddl che proprio ieri è stato incardinato nell'attività parlamentare approdando in Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei Deputati. «Una deriva - spiega Rossano Sasso, capogruppo della Lega in Commissione e relatore del provvedimento - che ha colpito soprattutto i bambini delle elementari, costretti da insegnanti ideologizzati e sedicenti esperti esterni ad ascoltare fiabe controverse, assistere a lezioni da parte di attivisti trans, subire lezioni di educazione sessuale a suon di fumetti con espliciti riferimenti sessuali, a drag queen che tenevano lectio magistralis e che invitavano gli studenti a ribellarsi ai genitori. Un tentativo costante di confondere le identità, da parte di chi predica come valori il superamento del binarismo sessuale e la fluidità».
L'obiettivo è quello di lasciare alle famiglie il compito di scegliere su attività extracurricolari. Partendo comunque da un presupposto preciso: basta con l'educazione sessuale nelle scuole materne ed elementari. «A un bambino di cinque anni - spiega il deputato leghista non può interessare cos'è il coito. Alle elementari basta ciò che si insegna in Scienze sulla riproduzione della specie. Non certo sull'affettività sessuale. Vogliamo tutelare la libertà di scelta educativa delle famiglie e diciamo chiaramente ai docenti ideologizzati e alle frange più estremiste della comunità lgbt che all'educazione dei figli ci pensano i genitori e non gli imbonitori da gay pride».
Sasso definisce la lotta alla discriminazione sessuale un micidiale cavallo di Troia per diffondere «pericolose ideologie» tra i bambini. «Per dirla con papa Francesco - aggiunge il deputato leghista - l'ideologia gender cancella le identità, le differenze, e quindi cancella l'umanità». L'ideologia gender, secondo la Lega, sfrutta la discriminazione omofoba per diffondersi. E Sasso ricorda a questo proposito l'odioso episodio registrato a Verona dove un ragazzo di terza media è stato accusato di omofobia per non aver voluto salire la scala arcobaleno.
Tra i primi emendamenti che lo stesso Sasso presenterà c'è anche quello per l'abolizione dell'uso della schwa e degli asterischi a scuola («come tra l'altro consigliato anche da autorevoli istituzioni come l'Accademia della
Crusca»). Il provvedimento potrebbe essere licenziato dalla Camera già prima della pausa estiva. «E se tutto va bene - promette il leghista - potrebbe essere definitivamente approvato dal Senato entro la fine dell'anno».