Cronache

Lulu e Nana, prime bimbe "modificate"

Alle neonate alterato il Dna: «Più resistenti alle malattie». I dubbi della comunità medica

Lulu e Nana, prime bimbe "modificate"

I primi bambini geneticamente modificati sono arrivati. Ad annunciarlo uno scienziato cinese, il professore universitario He Jiankui (nel tondo), che ha pubblicato su YouTube un video in cui spiega che una settimana fa sono nate due gemelle alle quali è stato modificato il Dna per evitare che contraggano l'Hiv. Choc e indignazione come un'onda anomala che investe il mondo. «Un esperimento mostruoso» dicono molti colleghi. E la stessa università dello scienziato prende le distanze. È che il cucciolo d'uomo modificato in laboratorio fa tremare. Perché fa pensare subito all'eugenetica, alla razza, ai limiti da imporre al senso di onnipotenza di alcuni scienziati. L'essere umano che diventa qualcosa da ordinare su misura. Oggi il pretesto è la resistenza alle malattie, creare un fisico più forte che non si ammali di Hiv. Domani chissà. Quando Mary Shelley iniziò a scrivere Frankenstein aveva 17 anni, due anni prima aveva messo al mondo un figlio, morto a poche settimane. «Sogno - scrisse Shelley nel suo diario - che il mio piccolo bambino è tornato in vita, che era solo freddo e che lo abbiamo sfregato davanti al fuoco e ha ripreso a vivere. Poi mi sveglio e non c'è nessun bambino». Al mondo lasciò il suo monito, Frankenstein appunto.

Oggi, il mattoncino del professor He, è lì, davanti agli occhi di tutti. Da qui in poi è tutto realisticamente da fare. Ecco perché anche se non sono stati ancora pubblicati studi ufficiali, l'indignazione è così disperatamente feroce.

Il professore, formatosi a Stanford negli Usa, lavora per un laboratorio nell'università della città cinese meridionale di Shenzhen. Il Dna, spiega, è stato modificato usando il «Crispr», una tecnica che permette agli scienziati di rimuovere e sostituire una parte con estrema precisione. Secondo quanto racconta He, le gemelle Lulu e Nana - sono nate tramite fecondazione in vitro, ma usando un ovulo che è stato modificato prima di essere inserito nell'utero. «Poco dopo avere mandato lo sperma del marito nell'ovulo un embriologo ha anche inserito la proteina Crispr/Cas9 e istruzioni per effettuare un intervento di chirurgia genica per proteggere le bambine da future infezioni di Hiv». Per una delle due, però, la modifica del Dna non sarebbe riuscita e ad ora l'esperimento non è stato pubblicato su nessun giornale specializzato «peer-reviewed», in cui cioè gli articoli scientifici vengono passati al vaglio di altri esperti, una omissione che i critici non hanno mancato di sottolineare. La novità è emersa con un articolo pubblicato domenica dal giornale MIT Technology Review, che citava documenti medici pubblicati online dalla squadra di ricerca di He alla Southern University of Science and Technology di Shenzhen per reclutare coppie per gli esperimenti. Poi è stato pubblicato online il video dello scienziato. Molti esperti sollevano dubbi sulla presunta svolta, mentre altri la descrivono come una nuova forma di eugenetica. Le rivelazioni giungono alla vigilia della conferenza di esperti mondiali che si terrà a Hong Kong, la International Summit on Human Gene Editing, dove è atteso che He riveli più dettagli.

La MIT Technology Review avverte che il caso ha delle implicazioni etiche «perché le modifiche a un embrione verranno ereditate dalle future generazioni e potrebbero alla fine colpire un intero pool genico».

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