Politica

M5S e Pd vogliono tenersi (ancora) Fioramonti: "Non ti dimettere"

Il ministro dell'Istruzione intanto va avanti: "Sono qui e sto lavorando". I sindacati avvertono: "Non bastano le parole, rispetti gli impegni presi"

M5S e Pd vogliono tenersi (ancora) Fioramonti: "Non ti dimettere"

Le imminenti dimissioni di Lorenzo Fioramonti non sono state smentite. Ma dalle sue parole rilasciate non sono state neanche confermate. "Sono qui e come potete vedere sto lavorando, sto lavorando…", ha detto ai cronisti a margine del 40esimo anniversario del Cun celebrato con un convegno al Miur. La decisione potrebbe essere ufficializzata entro Natale, dopo i mancati finanziamenti alla scuola e all'università attraverso la legge di Bilancio 2020. Intanto all'interno della maggioranza giallorossa si è formata una schiera di deputate e deputati del Movimento 5 Stelle a suo favore: "Il possibile passo indietro del ministro Fioramonti è un’evenienza che non vogliamo prendere nemmeno in considerazione e siamo lieti che confermi che è al lavoro al suo posto".

In una nota diramata hanno voluto ribadire il proprio sostegno al ministro dell'Istruzione: "È il momento di segnare le prossime tappe di un percorso che grazie a Fioramonti ci è già valso una importante apertura di credito in Europa e nel mondo in tema di ricerca e innovazione". E hanno rivendicato tutto il lavoro fino ad ora svolto: "Abbiamo impresso una svolta alle politiche relative a istruzione, università e ricerca". Insieme è stato possibile costruire "una visione globale nella quale innestare politiche e provvedimenti normativi, tra cui il decreto Istruzione e i diversi interventi contenuti nella legge di Bilancio".

"Lavoro straordinario"

Scudi alzati in difesa del grillino anche da parte di Francesco Boccia: "Fioramonti è un eccellente ministro, ha fatto un lavoro straordinario". Intervenuto nel corso della trasmissione Agorà su Rai 3, il parlamentare del Partito democratico e ministro per gli Affari regionali e le autonomie ha esplicitato il proprio auspicio: "Spero che Lorenzo non solo resti, ma venga aiutato a fare un lavoro straordinario che sta facendo con altri, con Anna Ascani e tanti altri".

Pure i sindacati sono intervenuti sulla questione, sottolineando come il punto fondamentale non è rappresentato meramente dalle dimissioni. "Non abbiamo mai chiesto le dimissioni del ministro, non è certo questa la ragione della nostra presenza qui, ma piuttosto quella di esigere dal ministro il pieno rispetto delle intese sottoscritte con i sindacati", ha dichiarato Maddalena Gissi, segretaria generale della Federazione Cisl Scuola, Università e Ricerca.

Le ha fatto eco Francesca Ruocco, della segreteria nazionale Flc-Cgil, la cui posizione è decisamente più severa e marcata: "Il ministro Lorenzo Fioramonti ha sostenuto le nostre ragioni ma se poi le risorse non arrivano e non si rispettano gli accordi firmati a noi sindacati le parole non possono bastare".

Commenti