Coronavirus

Macron lancia "Operazione Resilienza": soldati in strada

Macron lancia "Operazione Resilienza": soldati in strada

Emmanuel Macron, mascherina per la prima volta sul viso, dichiara «guerra» al coronavirus richiamando portaerei dall'estero e uomini sul terreno. Davanti a 24 milioni di telespettatori, dall'ospedale militare di Mulhouse (uno dei focolai più gravi al confine con la Germania), il presidente francese annuncia un piano per assicurare «presenza dissuasiva» sui siti di stoccaggio di mascherine e respiratori. Centinaia di soldati sono già mobilitati. «Aumenteremo il numero man mano che vengono fatte richieste», fa sapere il ministero, «probabilmente qualche migliaio». Ufficialmente schierato per facilitare la gestione dei malati (oltre 29mila i positivi accertati, altri 42mila quelli stimati dai medici e 1.686 i decessi in ospedale inclusa ieri una 16enne), l'esercito potrà sostituire le forze dell'ordine in alcune aree. Senza, però, poteri di polizia.

Crescono intanto le denunce contro lo Stato. L'ultima, ieri in tribunale, di 3 medici contro il direttore generale della Sanità accusato di «fiasco sanitario». Il governo annuncia più test: da 9mila a 29mila al giorno e l'Eliseo chiede dunque supporto per affrontare un'emergenza che rischia di sfuggire di mano.

Ribattezzata l'operazione «Resilienza», Macron spera di recuperare appeal: nei sondaggi, il 73% dei francesi pensa che l'esecutivo abbia «impiegato troppo tempo» per adottare misure necessarie. Al decimo giorno di confinamento, dopo la morte ieri in caserma di un gendarme per Covid19, altri soldati fanno comodo. Ma accendono anche polemiche legate alla militarizzazione delle città: pur a sostegno di servizi pubblici, sanità e protezione, il dispiegamento è «senza precedenti», ammette la Difesa.

I militari non aiuteranno polizia e gendarmi a imporre il contenimento della popolazione, spiega il governo. L'operazione «Sentinelle» sarà mantenuta «perché la minaccia (del terrorismo, ndr) rimane» ma «le sue regole di ingaggio non cambiano». A seconda delle richieste dei prefetti, l'esercito «risponderà con i mezzi disponibili». Oltre all'azione della portaelicotteri Tonnerre in Corsica, altre due navi della marina, Mistral e Dixmude, si posizioneranno a sostegno di Reunion e Antille con ospedali a bordo. La Francia ha pure deciso di rimpatriare i suoi circa 200 uomini in Iraq.

Martedì chiuderà invece l'aeroporto di Parigi-Orly.

Commenti