Maddie, caccia alle tracce nei pozzi

Poliziotti in Algarve per inchiodare l'unico sospettato che sta per essere scarcerato

Maddie, caccia alle tracce nei pozzi
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Anche gli inglesi hanno la loro Garlasco, anche se da esportazione. Un cold case lungo diciotto anni e periodicamente riaperto, quello di Madeleine McCann, per tutti Maddie, la bambina scomparsa il 3 maggio 2007, quando le mancavano pochi giorni per compiere quattro anni, a Praia da Luz, una frazione di Lagos nell'Algarve, nel sud del Portogallo, dove si trovava in vacanza con i genitori, Kate e Gerry, entrambi medici, e con i fratellini più piccoli, i gemelli Sean e Amelie. I genitori avevano lasciato i figli incustoditi nella stanza del residence Ocean Club per cenare con tre coppie di amici anch'esse con figli e uno di loro a turno andava a controllare nelle stanze, distanti 120 metri dal ristorante. I McCann furono anche indagati per alcuni giorni, prima che venisse loro concesso di fare ritorno nel Regno Unito.

Maddie non è mai stata ritrovata, e periodicamente si ha notizia della ripresa delle sue ricerche. Nelle scorse ore la polizia tedesca ha annunciato un nuovo round di ispezioni sul territorio attorno a Lagos, perquisizioni a terra che hanno lo scopo di individuare qualsiasi traccia del corpo della bambina. Le ricerche avverranno in collaborazione con la polizia portoghese, mentre quella britannica non parteciperà, anche se è stata avvertita della circostanza. «Sosterremo i nostri colleghi internazionali ove necessario», ha detto un portavoce di Scotland Yard.

Ma perché la polizia tedesca? Perché la riapertura delle ricerche è stata disposta dalla Procura di Braunschweig che vuole inchiodare il principale sospettato dell'assassinio e dell'occultamento della bimba, il 48enne tedesco Christian Brückner, che all'epoca viveva in una finca a 800 metri dal residence dei McCann e che secondo gli investigatori tedeschi si sarebbe introdotto nella stanza della famiglia inglese con l'intenzione di rubare, ma poi avrebbe deciso di portare con sé la piccola. Non è un caso che Brückner abbandonò il Portogallo, dove viveva dal 1995, poco dopo la scomparsa di Maddie. Il 48enne tedesco sta scontando in Germania una condanna per violenza ma potrebbe essere di nuovo libero all'inizio del 2026 e si teme che possa far perdere le sue tracce. Brückner ha un curriculum criminale di tutto rispetto: condannato per lo stupro di una turista di 72 anni e detenuto per spaccio di droga, è stato più volte in passato accusato di abusi sessuali e atti di pedofilia. Ma nel caso di Maddie manca ancora la pistola fumante che lo inchiodi indubitabilmente.

Non si sa se ad animare la polizia tedesca sia stata la clessidra con sempre meno sabbia dentro o qualche nuovo elemento acquisito. Si sa che le ricerche sono iniziate ieri e potrebbero andare avanti fino a venerdì. I poliziotti tedeschi impiegati nelle ricerche sono una trentina e l'area in cui si muovono è quella tra l'Ocean Club e la finca abitata dal sospettato. Un'area complessa, prevalentemente agricola, zeppa di pozzi e fossi, per ispezionare la quale i poliziotti tedeschi e portoghesi utilizzeranno anche tecnologie all'avanguardia per questo scopo, tra cui un georadar in grado di scansionare fino a una profondità di quattro metri e mezzo. Già da lunedì pomeriggio le strade sterrate della zona sono state chiuse. La polizia ha anche allestito delle tende ad Atalaia, vicino a Praia da Luz, come quartier generale.

Tra le speranze degli investigatori c'è anche quella di ritrovare il pigiama indossato dalla bambina quella sera, probabilmente nascosto non troppo lontano dall'Ocean Club.

Secondo quanto scrive il Sun (la stampa inglese non ha mai smesso di seguire la vicenda), «un informatore avrebbe fornito agli investigatori tedeschi foto di alcuni luoghi di Praia da Luz dove ritiene che Madeleine possa essere stata sepolta, o dove potrebbero essere stati lasciati oggetti come il suo pigiama». Secondo un altro tabloid, il Daily Mail, la perquisizione interesserà 21 proprietà private, in gran parte non recintate.

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