Coronavirus

Mafia e soldi di Bruxelles, Gasparri: "Carta igienica uso più utile di Die Welt"

Il senatore di Fi Maurizio Gasparri ha replicato con un disegno provocatorio alle frasi riportate in un pezzo pubblicato sul giornale tedesco Die Welt

Mafia e soldi di Bruxelles, Gasparri: "Carta igienica uso più utile di Die Welt"

Non si placano le polemiche sull’articolo pubblicato oggi da Die Welt. Il giornale tedesco è finito nella bufera per la frase contro il nostro Paese in merito alla questione degli aiuti economici legati all’emergenza coronavirus. "Gli Italiani devono essere controllati...In Italia la mafia aspetta soltanto una nuova pioggia di soldi da Bruxelles”, si legge in un passaggio di un articolo pubblicato dalle dizione online del quotidiano.

Pensiero che ha scatenato un putiferio, con la politica italiana che per una volta si è ritrovata unita. Molti, seppur inorriditi dalle frasi contenute nel pezzo, hanno preferito mantenere un comportamento più istituzionale. Il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, invece, non è riuscito a trattenere la sua rabbia e su Facebook ha lanciato un messaggio al vetriolo al quotidiano: "Secondo Die Welt i soldi dati all'Italia finirebbero alla mafia. Consigliamo un uso più utile di questo giornale tedesco. E di non dare soldi alla Germania, vista la crescita dei voti nazisti", è stata l’osservazione espressa dall’esponente azzurro. Quale sia l’uso a cui si riferisce Gasparri è facile da intuire dal disegno di accompagnamento del post: un rotolo di carta igienica composto da fogli del quotidiano tedesco.

La citazione della mafia non è stato l’unico attacco all’Italia lanciato da Die Welt. Già il titolo scelto dall'edizione online era eloquente e invitava 'Frau Merkel' a non fare passi indietro su Mes ed eurobond. "Non ceda'', è l'esortazione rivolta alla Cancelliera. La solidarietà deve essere "generosa", ma non senza limiti né controlli, evidenzia il giornale. La solidarietà è, infatti, "un'importante categoria europea, ma anche la sovranità nazionale e la responsabilità dei politici nei confronti dei loro elettori sono fondamentali". In questo contesto, "Roma e Parigi stanno spingendo a tutta forza per gli eurobond", ossia per una responsabilità del debito congiunta tra gli Stati membri. Per "Die Welt", le obbligazioni europee sarebbero "una gigantesca perdita di miliardi di euro per i contribuenti tedeschi". Per questo la Merkel deve quindi "rimanere ferma" nella sua contrarietà agli eurobond, "soprattutto ora che l'Ue vuole mettere sul tavolo aiuti economici per 500 miliardi di euro per paesi come l'Italia e la Spagna".

Il senatore calabrese del M5s e presidente della Commissione antimafia, Nicola Morra, su Twitter aveva replicato: "Die Welt sostiene che con i coronabond si finanzierebbe la mafia. Vorrei ricordare che tante inchieste hanno dimostrato come tanti capitali di 'ndrangheta e Cosa nostra siano accettati di buon grado in Germania e Olanda". E in un altro messaggio sul social, Morra ha proseguito: "Chi non vuole recepire la legislazione antimafia italiana sull'aggressione ai capitali mafiosi, chi ha 'pecunia non olet' come suo Vangelo, chi ha tantissimi "locali" di 'ndrangheta a casa sua, rovescia su chi piange migliaia di vittime contro la mafia accuse infami".

Dura risposta al giornale tedesco anche da Matteo Salvini che in una lettera aperta ha scritto: "Gentile Die Welt, i miliardi non sono mai arrivati in Italia dall'Ue, nè via bilancio comunitario, nè via fondo salvastati, ma hanno preso sempre e solo direzione contraria, dall'Italia verso l'Europa, e noi non abbiamo mai chiesto se andassero a finanziare la malavita tedesca". Nella missiva, Salvini dice di avere visto "con stupore il vostro titolo odierno. Vorrei ricordare ai vostri lettori, che meritano un'informazione equilibrata, che l'Italia è contribuente netto dell'Unione Europea dal 1989. Da allora, gli italiani hanno versato al bilancio dell'Unione un totale di 81 miliardi. L'Italia ha anche fatto la sua parte con i fondi salvastati, versando a vario titolo oltre 57 miliardi. Come documentano studi di università tedesche, fra cui l'Esmt di Berlino, in molti casi, incluso quello della Grecia, il 95% dei fondi versati da paesi come l'Italia sono stati immediatamente girati alle banche creditrici, fra cui quelle tedesche. Siamo stati in grado di contribuire al progetto europeo anche perchè dal 1992 l'Italia ha sempre avuto un avanzo primario del bilancio pubblico, tranne che nei due anni più gravi della crisi".

Quanto compiuto da "Die Welt" è l’ennesimo passo falso di chi sostiene una Ue poco solidale nella quale la Germania detta regole.

Un errore che porta acqua al mulino di euroscettici e sovranisti.

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