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Il maltempo fa danni e vittime? Per Costa è 'colpa' dei Comuni

Polemica dopo le ultime dichiarazioni del ministro dell'Ambiente Sergio Costa che, intervistato da "La Stampa", ha affermato che ci sono i fondi, ma spesso i Comuni più piccoli "non hanno né le competenze né le risorse per accedere a studi"

Il maltempo fa danni e vittime? Per Costa è 'colpa' dei Comuni

È ancora scontro fra il governo ed i partiti di opposizione: stavolta il dibattito si è acceso in seguito agli ingenti danni causati dal maltempo nel nord Italia, in particolar modo in Liguria ed in Piemonte, dove è stato chiesto lo stato di emergenza. A causa delle violente bombe d'acqua si sono purtroppo registrati numerosi morti. In Piemonte le precipitazioni hanno superato il record storico dal 1958, e tre ponti a Limone sono crollati.

Mentre le zone colpite stanno ancora facendo la conta delle perdite, e la Coldiretti parla di oltre 300 milioni di danni all'agricoltura nelle campagne di Val d'Aosta, Liguria, Piemonte e Lombardia a causa delle pioggie e dei crolli, infuria la polemica insorta dopo certe dichiarazioni del ministro dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa.

Intervistato da "La Stampa", Costa ha infatti puntato il dito contro le carenze di alcuni Comuni, parlando dell'importanza della prevenzione per scongiurare il dissesto idrogeologico causato dal maltempo. "La prevenzione richiede innanzitutto la consapevolezza che il cambiamento climatico non è qualcosa che riguarda il nostro futuro, ma ci siamo dentro e lo dobbiamo affrontare. Vuol dire capacità di spendere, di mitigare fenomeni climatici straordinari ma sempre più ricorrenti e di adattare il nostro territorio ai cambiamenti del clima", ha dichiarato il ministro. "Le Regioni decidono la conformità dei progetti e se ammetterli ai finanziamenti nazionali, ma i Comuni hanno il compito di individuare i territori a rischio e di realizzare i progetti per metterli in sicurezza: non tutti ci riescono. I Comuni più grandi hanno competenze e risorse per poterli realizzare ma spesso i Comuni piccoli, quelli delle aree interne dove oltretutto si concentra la gran parte delle zone a rischio, non hanno né le competenze né le risorse per accedere a studi esterni". Proprio per questa ragione, ha spiegato Costa, il governo ha "inserito alcune misure nel decreto Semplificazioni di luglio. Misure che permettono un'accelerazione dei tempi dei progetti".

"Come ministero dell'Ambiente abbiamo previsto di anticipare ai Comuni il 30% della spesa in modo da permettere l'attivazione di tutta la procedura per la messa in opera del cantiere. E possiamo mettere a disposizione le competenze dei funzionari della Sogesid per realizzare i progetti", ha poi aggiunto Costa. "Il decreto Semplificazioni è legge, ora si attendono i decreti attuativi. Ci sono anche i soldi, abbiamo 7 miliardi di euro in cassa".

A rispondere duramente alle dichiarazioni del ministro dell'Ambiente è stato il leader della Lega Matteo Salvini, che si è subito schierato dalla parte dei Comuni piegati dal maltempo."Penoso e inaccettabile l'attacco del ministro Costa. Mentre i sindaci e gli amministratori locali spalano fango e cercano dispersi, il ministro dell'Ambiente giustifica i suoi ritardi sparando cifre a caso e scaricando colpe su altri", ha affermato il segretario del Carroccio. "Non sono certo i cambiamenti climatici a impedire di dragare e pulire gli alvei dei fiumi e dei torrenti, ma le norme assurde che questo ottuso burocrate difende. Meno teorie e più fatti, meno monopattini e più soldi per controllare ponti e ripulire fiumi, meno vincoli e più soldi ai Comuni. Subito". "Ho sentito questa mattina sindaci che stanno ancora spalando il fango. Un ministro dell'Ambiente che, invece di dare risposte, attacca i Comuni e i sindaci è surreale", ha poi aggiunto l'ex vicepremier, presentandosi questa mattina a Genova."Si mettesse gli stivali e desse una mano anche lui agli amministratori locali che stanno scavando. C'è un governo, tuteli la salute pubblica degli italiani", ha concluso, come riportato da "Agi".

Dello stesso avviso anche Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda Salvini Premier."La colpa dei disastri del maltempo al Nord è dei sindaci per il ministro Costa? Se ponti, strade e gallerie crollano, se fiumi esondano, se i terreni smottano, secondo il ministro dell'Ambiente le colpe sono dei Comuni perché non sanno spendere i soldi che eppure secondo lui ci sono?", ha sbottato il deputato. "In un ordinamento come il nostro i Comuni dovrebbero essere coordinati da un apposito ministero dell'Ambiente che dovrebbe avere alla sua guida un ministro degno di tal nome. Se invece viene messo un inadeguato come Costa ecco cosa succede, morti, dispersi, intere Regioni in ginocchio".

Ad unirsi alla polemica anche il deputato di Fratelli d'Italia Marco Silvestroni, capogruppo in commissione trasporti, che ha chiesto le dimissioni del ministro Costa.

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