Politica

Mamma Merkel Meno tasse e più soldi alle famiglie

Daniel Mosseri

Berlino Abbattere il numero dei disoccupati, diminuire le tasse per la classe media, offrendo al contempo più assegni famigliari, nuovi incentivi per l'acquisto della prima casa e l'assunzione di 15 mila nuovi poliziotti. Nessuna rivoluzione ma una sana iniezione di conservatorismo sociale nel programma elettorale di Angela Merkel in vista delle elezioni il 24 settembre. Affiancata da Horst Seehofer, leader dei cristiano sociali bavaresi (Csu) alleati della Cdu, Merkel ha risposto ai socialdemocratici di Martin Schulz che da settimane la invitavano a scoprire le carte. A questa mano la cancelliera ha deciso di giocare il surplus fiscale da 14,8 miliardi incassato con l'ultima legge di bilancio grazie alle gestione del ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble. Spiccano allora la promessa della progressiva sparizione, a partire dal 2020, della tassa di solidarietà a favore dei Länder orientali e l'innalzamento da 52 a 60mila euro della fascia di reddito a cui applicare l'aliquota del 42%. Merkel e Seehofer hanno anche promesso l'aumento dei già generosi assegni famigliari, che passeranno da 192 a 217 euro al mese per il primo figlio. E sempre con un occhio alle famiglie tedesche di cui Merkel si vuole «mamma», via a nuovi incentivi fiscali in misura di sgravi pari a 1.200 euro a figlio per l'acquisto della prima casa, una tendenza relativamente nuova in un paese dove vivere in affitto è la regola. È o meglio era, alla luce di una recente impennata del settore immobiliare, anche sull'onda dell'immigrazione che preme sul Paese. E poiché la famiglia deve avere la pancia piena ma anche vivere serena, Cdu e Csu rispondono all'ondata di terrorismo che ha colpito anche la Germania promettendo l'assunzione di 15mila nuovi poliziotti. Il programma è stato subito criticato dalla ministra per la Famiglia, la socialdemocratica Katarina Barley, secondo cui «il gap fra ricchi e poveri è destinato ad allargarsi ulteriormente». Forte tuttavia di 11 punti di vantaggio sugli avversari di sinistra, Merkel va dritta per la sua strada e con Seehofer propone anche un giro di vite sul doppio passaporto concesso ai turchi tempo fa grazie alle pressioni dei socialdemocratici.

Se vincerà Merkel, dal prossimo giro la terza generazione di migranti extra-UE dovrà scegliere fra una nazionalità e l'altra.

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