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Manovra, bagarre alla Camera: opposizioni all'attacco di Fico

La maggioranza vota il mandato al relatore. Ma impedisce che vengano discussi i 350 emendamenti. Forza Italia accusa: "Zero minuti per esaminare la legge"

Manovra, bagarre alla Camera: opposizioni all'attacco di Fico

"Hanno impedito l'esame degli emandamenti". Non si placa l'ira delle opposizioni contro il governo gialloverde. Anzi, dopo che la commissione Bilancio della Camera ha approvato, intorno alle 3 del mattino, il mandato al relatore sulla manovra economica, i consiglieri di Forza Italia e del Partito democratico hanno ufficialmente protestato perché il testo è stato inviato in Aula senza che venissiro discussi né tantomento votati gli oltre 350 emendamenti che erano stati presentati alla legge di bilancio. E lì le tensioni sono nuovamente esplose dopo che è stata impedita una votazione solo per evitare che la maggioranza finisse sotto.

Il Natale non ha certo "ammorbidito" gli animi delle opposizioni sulla manovra. Dopo il caos fino a notte inoltrata della scorsa settimana a Palazzo Madama, Forza Italia, Fratelli d'Italia e Partito democratico si sono ripresentati aMontecitorio più agguerriti di prima. E così alla fine di un'altra infuoca commissione, durante la quale non sono mancate le tensioni con il ministro dell'Economia Giovanni Tria (guarda il video), il mandato al relato è passato con i soli voti della maggioranza gialloverde. Le opposizioni hanno, infatti, votato contro in aperto dissenso nei confronti del governo Conte. "La Camera ha avuto zero minuti per esaminare la legge di Bilancio - commenta il deputato di Forza Italia, Francesco Paolo Sisto - noi difendiamo la democrazia e faremo di tutto perché la democrazia rappresentativa non possa essere abbattuta da questi colpi di ariete. Questo ariete - conclude poi - diventerà di argilla e lo trasformerann oin argilla gli italiani che si renderanno conto che questa manovra è sciagurata".

Dopo la bagarre in Commissione i lavori sono approdati alla Camera per l'esame della la legge di Bilancio sulla quale il governo è determinato a porre la fiducia. Il via libera definitivo è, comunque, atteso per domani. E anche in Aula non sono macate le tensioni che sono quasi sfociate in una vera e propria rissa. Le opposizioni hanno chiesto di mettere al voto la richiesta per una sospensione dei lavori in Aula. Richiesta però rifiutata dal presidente della Camera, Roberto Fico, che ha invece convocato la capigruppo. La risposta dei rappresentanti delle opposizioni è stata durissima: hanno abbandonato la riunione. "Il 31 dicembre si avvicina - ha commentato Fico - sia chiaro che questa legge non può arrivare al presidente della Repubblica per la firma il primo gennaio" (guarda il video). Uno strappo che ha ulteriormente guastato gli animi delle opposizioni. "Siamo veramente al limite", ha replicato il presidente dei deputati dem Graziano Delrio accusando Fico di non aver fatto votare sulla sospensione solo perché non era presente la maggioranza. Tanto che la capogruppo di Forza Italia, Mariastella Gelmini, ha invitato Fico ad avere "rispetto per le prerogative del parlamento e delle opposizioni".

Intanto il Codacons ha già fatto sapere che presenterà un esposto per "violenza a un organo collegiale e truffa agli elettori". La procedura di approvazione della manovra economica finirà così sul tavolo del procuratore di Roma. L'iniziativa dell'associazione si baserebbe sulla "necessità di tutelare elettori e parlamentari di tutti i partiti". La decisione di porre la fiducia, a detta del Codacons, avrebbe infatti impedito a tutti i parlamentari di leggere e valutare approfonditamente la legge di Bilancio.

"In questo modo - spiega il Codacons - viene tradito il mandato elettorale degli elettori: la violenza è esercitata nei confronti dell'organo nella sua interezza".

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