di
«Ma proprio in mezzo a 'sti cafoni ci tocca stare?» si chiedono due giovani genitori travolti dai fotografi che inseguono blogger, influencer e gente più o meno in maschera mentre loro tentano di portare a spasso il pupo in carrozzina sul marciapiedi davanti a una sfilata. Il popolo della moda sta perdendo la testa e se a Milano sembra di essere in guerra chissà cosa sarà a Parigi dove tutto è triplicato e da dove arriva la notizia-bomba sulla direzione artistica di Givenchy affidata a Jack McCollough e Lazaro Hernandez, i due stilisti americani che insieme disegnano Proenza Schouler. Fosse come sembra vero sarebbe l'ennesimo smacco dell'Italia nel fashion system internazionale. Eppure nonostante tutto la nostra moda per l'inverno 2018 è piena di colore, ottimismo, positività.
Esemplare in questo senso la prima sfilata donna di Marni con la direzione creativa di Francesco Risso al posto di Consuelo Castiglioni, adorata icona di stile. Lui è adorabile quando spiega di avere una mamma, tre sorelle e tante amiche che l'hanno aiutato a formarsi un punto di vista sul femminile per cui alla fine ha capito di dover lavorare sulle emozione ovvero sull'infinita varietà dei modi di essere donna. Da qui il titolo BE1NGS con l'1 al posto della i di beings, esseri. Tradotto in moda significa vestire una seconda pelle ma proteggersi con una specie di balloon, avvolgersi in un gigantesco cappottone giallo che sembra fatto di peluche ma forse è montone, mentre la pelliccia viola doppiata di arancione dovrebbe essere in capra della Dancalia e kidassia anche se ha l'aspetto del pelo ecologico. Dello stesso segno le borse, una diversa dall'altra, una più bella dell'altra. Difficili ma deliziose le scarpe con suole e tacchi dalle forme più strane.
Da MSGM Massimo Giorgetti fa un bellissimo lavoro su David Lynch di cui ha letto l'autobiografia (Io vedo me stesso. La mia arte, il cinema, la vita, 400 pagine, Il Saggiatore) che lo ha portato a riflettere sull'estetica de I segreti di Twin Peaks. Ecco quindi la stampa alberi e il logo a forma di montagna della celebre serie televisiva che proprio nel 2017 compie 25 anni. Il cosiddetto Varsity da collegiale americana diventa un territorio di ricerca creativa in cui MSGM non può che eccellere e lo stesso dicasi degli abiti con divertenti giochi di volant sulle maniche. Insomma una collezione onesta e vera per la generazione Z e per i loro predecessori noti come Millennials. Divertente lo styling con il cappellino a forma di M sopra il foulard. Su questo punto, comunque, nessuno può competere con la sfilata di Simonetta Ravizza che riesce a trasmettere un'immagine di femminilità pop, ottimista e gioiosa partendo dalle pellicce che di solito sono gravate da inutili pregiudizi. Ultra desiderabili gli abiti lunghi in velluto rosa bubble gum con dettagli in cavallino leopardato, un superbo cappotto di visone selvaggiato con maniche-manicotto rosso e arancio, il classico paltò di tweed con collo e polsi in pelo arcobaleno. Anche Eleventy propone bellissime pellicce o meglio lunghe maglie tricottate in pelo di Mongolia che pesano niente e scaldano un sacco oltre ad avere un prezzo ragionevole e rispettoso: 1000 euro al pubblico. Stupendo il montone Merinillo per non parlare degli avvolgenti cappotti a vestaglia in cashmere, alpaca e maglia.
Tristissima l'ispirazione di Stella Jean che parte dalla Guerra Fredda e arriva a Damasco dove, in un laboratorio artigianale sono state fatte le minaudière in legno sfoggiate dalle modelle con cappotti e vestiti da povere sorvegliate dal Kgb.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.