Marroni: troppo clamore mediatico, non parlo ai legali di papà Tiziano

L'ad Consip teme fughe di notizie

Marroni: troppo clamore mediatico, non parlo ai legali di papà Tiziano

L’amministratore delegato della Consip Luigi Marroni (nella foto) si è avvalso della facoltà - prevista dalla legge - di non rendere le dichiarazioni richieste dai legali di Tiziano Renzi, il padre dell’ex premier che nella cosiddetta inchiesta Consip è indagato per traffico di influenze.

È stato lo stesso Marroni a comunicarlo con una nota diffusa in serata nella quale spiega di essersi orientato verso la decisione di non rendere dichiarazioni alla difesa perché in tale procedura non si applica il potere di segretazione da parte del pubblico ministero e «in considerazione del clamore mediatico suscitato dalla predetta richiesta di interrogatorio».

Marroni aggiunge che «le dichiarazioni potranno invece essere serenamente rese», se la difesa di Renzi senior farà richiesta in tal senso, «di fronte al pubblico ministero incaricato». La decisione dell’amministratore delegato di Consip è stata «tempestivamente» comunicata al legale di Renzi

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