Cultura e Spettacoli

Il matrimonio "combinato" che agita la tv

Fatemi capire: ci siamo battuti per decenni per cancellare l'abominio dei matrimonio combinati dai genitori per finire per applaudire davanti a uno schermo matrimoni architettati da un algoritmo?

Il matrimonio "combinato" che agita la tv

Fatemi capire: ci siamo battuti per decenni per cancellare l'abominio dei matrimonio combinati dai genitori per finire per applaudire davanti a uno schermo matrimoni architettati da un algoritmo? Questo mi chiedo occupandomi del caso di Carolina e Lucas, due personaggi altrimenti dimenticabili che sono balzati ai (dis)onori della cronaca per un fuori onda nel corso di una puntata del reality Matrimonio a prima vista (in onda dal 2019 su Discovery+ e in chiaro su Real Time).

Per chi non lo sapesse (io fino a ieri felicemente non lo sapevo) il format prevede che in ogni stagione tre coppie (finora tutte banalmente etero) siano accoppiate da un algoritmo e si sposino all'inizio della stagione. Parliamo di un matrimonio vero, legale, sia chiaro. Il plot ha a che fare con il tentativo della coppia di estranei di piacersi e di diventare una vera coppia nel corso delle puntate successive. Il ribaltamento del percorso reale di un ménage, in cui le nozze sono (semmai) il coronamento di un amore, e mai il presupposto. Una cosa rispetto alla quale Tinder sembra una novena alla Madonna Immacolata. Per la cronaca, in base a una mia breve indagine su Wikipedia, delle 24 coppie sposate nel corso delle otto stagioni già concluse, 22 hanno divorziato.

Ma torniamo a Carolina (Manfrin, di anni 30, barista, veronese) e Lucas (Vianini, di anni 35, curatore d'arte, di Castiglione delle Stiviere). I due fin dall'inizio non avrebbero mostrato alcun feeling. Lui accusa lei di essere algida. Lei ammette di non provare nulla e di non riuscire a fingere. In un breve video in cui i due interagiscono su un letto vestiti da cima a fondo distanti un metro abbondante (e non è una misura anti-Covid) esibiscono la stessa complicità di Fratoianni e Calenda, ma con meno brio. Ma questi, onestamente, sono cavoli loro. Il fatto è che i due sono stati beccati dalla produzione con i microfoni accesi a bisbigliare di un accordo tra di loro perché lui «ne uscisse bene» a cui lei proprio non riusciva a sottomettersi. Pare anche che ci sia stato un principio di rissa dopo il disvelamento pubblico della mezza truffa. Chiaro che gli autori sperano che la prossima puntata faccia il boom di ascolti anxcghe a costo di gettare un'ombra lunga sulla credibilità della trasmissione. Contenti loro. Io divorzio volentieri da questo tipo di televisione.

Ma forse è un problema mio.

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