Mattarella evoca la Grande guerra: "Verso il baratro come nel 1914"

Meloni sente Tusk e gli altri leader europei. "Grave violazione, garantire sicurezza Ue"

Mattarella evoca la Grande guerra: "Verso il baratro come nel 1914"
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da Roma

L'incursione nei cieli della Polonia di oltre venti droni russi provenienti dalla Bielorussia arriva alla vigilia delle massicce esercitazioni congiunte Zapad-2025 tra Mosca e Minsk che tra domani e il 16 settembre vedranno coinvolti oltre 30mila militari russi e bielorussi soprattutto nelle zone più prossime ai confini di Polonia, Lituania e Lettonia. Un combinato disposto che evidentemente non è passato inosservato, né al quartier generale della Nato né tantomeno nei colloqui tra i leader europei che nella giornata di ieri hanno cercato di fare il punto su quello che nessuno considera un "errore" ma una deliberata provocazione di Vladimir Putin.

È, evidentemente, un passo nella direzione di una possibile escalation, visto che per la prima volta dall'invasione russa dell'Ucraina - ormai tre anni e mezzo fa - si è verifica una reazione collettiva delle forze militari Nato, con gli F-16 polacchi che si sono alzati in volo insieme agli F-35 olandesi e agli Awacs italiani, supportati dai Patriot tedeschi.

Non è un caso che, in visita di Stato in Slovenia, Sergio Mattarella non nasconda di essere "molto preoccupato". Al punto da evocare il "luglio del 1914" e "lo scoppio della Prima guerra mondiale", che "forse nessuno voleva, ma l'imprudenza dei comportamenti, come spesso avvenuto nella storia, provoca conseguenze non scientificamente volute". Insomma, aggiunge il capo dello Stato, "ci si muove in un crinale in cui anche senza volerlo si può scivolare in un baratro di violenza incontrollata".

D'altra parte, sono ormai molti mesi che soprattutto i Paesi europei del fronte orientale (Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia) invitano gli alleati a non abbassare la guardia, ritenendo più che plausibile che il Cremlino voglia allargare il conflitto ucraino. E la violazione deliberata dello spazio aereo della Polonia - quindi dell'Ue e della Nato - non fa che corroborare questo scenario. Magari non oggi, ma negli anni a venire. E nel frattempo Putin continua non solo il conflitto armato con l'Ucraina, ma anche la sua guerra ibrida con l'Europa. Alzando il livello della tensione con quella che è un'evidente provocazione, che arriva peraltro a pochi giorni dall'affaire von der Leyen, costretta a un atterraggio di emergenza dopo una probabile interferenza russa al Gps dell'aereo. Per dirla con il ministro della Difesa Guido Crosetto, "Mosca sta volutamente alimentando un'escalation che nessuno vuole" ed "è evidente che non ha alcun interesse a una tregua e alla pace". E l'Italia, fa sapere Giorgia Meloni, "continuerà a lavorare per garantire la sicurezza europea, a partire da quella ucraina, e per il raggiungimento di una pace giusta e duratura". "Esprimo piena solidarietà alla Polonia - aggiunge la premier - per la grave e inaccettabile violazione russa dello spazio aereo polacco e dell'Alleanza Atlantica.

Nel corso della giornata, Meloni ha contatti con tutti i principali leader europei, dal premier della Polonia Donald Tusk al presidente ucraino Volodymyr Zelensky. E conferma la disponibilità italiana a dare un "sostegno concreto" alla difesa degli alleati. D'altra parte, come spiega Crosetto, l'Italia ha già partecipato alla risposta collettiva della notte scorsa con un Gulfstream G550-Caew della task force italiana 32nd Wing - Baltic Eagle III, decollato dalla base di Amari, in Estonia.

"Gli aerei italiani - dice il ministro della Difesa a margine della riunione ministeriale E5 di Londra - fanno parte della Nato e sono pronti a difendere gli alleati come ci aspettiamo gli alleati farebbero se a essere minacciata fosse l'Italia. Putin ci mette alla prova e noi saremo risoluti". La Nato, aggiunge infine Crosetto ricordando che l'aereo in questione si leva in volo "ogni sera" sul fronte orientale dell'Alleanza, "o è unita o non è".

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