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Mattarella incontra Conte: "Serve solidarietà Ue per la ripartenza"

Incontro al Quirinale tra il presidente Mattarella e il premier Conte in vista del Consiglio europeo di domani

Mattarella incontra Conte: "Serve solidarietà Ue per la ripartenza"

C'è grande attesa per il Consiglio europeo di domani: sul tavolo il pacchetto di strumenti per affrontare la crisi scatenata dalla diffusione del coronavirus. Ad ogni modo, i 27 Paesi europei non troveranno un accordo. Molti sono ancora i punti su cui discutere e lo "scontro" tra l'Europa del Nord e quella del Sud è ancora aperto. Secondo un alto funzionario europeo, il risultato più importante a cui arriveranno sarà affidare alla Commissione il compito di studiare la situazione ed elaborare una proposta di Recovery Fund agganciato al prossimo bilancio Ue 2021-2027, che sarà presentata il 29 aprile.

Quello di domani è un appuntamento cruciale per l'Italia, che attende di sapere quali saranno i margini di manovra per affrontare la fase 2 e la ripresa economica e sociale. Così, alla vigilia del vertice europeo, il presidente Sergio Mattarella ha ricevuto al Quirinale il premier Giuseppe Conte. Durante il colloquio, non potendo esserci il tradizionale pranzo con i ministri che si tiene prima del Consiglio, si è fatto il punto sullo stato delle trattative in Ue per affontare l'emergenza coronavirus. Secondo quanto emerso, il presidente della Repubblica si augura che al Consiglio europeo di domani si concretizzi quella solidarietà europea necessaria per una ripartenza economica e sociale.

Un concetto che il Presidente ha ribadito più volte in queste ultime settimane. "Tutti devono comprendere prima che sia troppo tardi l’importanza delle misure per la sopravvivenza stessa dell’Unione. Dobbiamo compiere ogni sforzo perché nessuno sia lasciato indietro. Unità e coesione sociale sono indispensabili", aveva affermato Mattarella in uno dei suoi discorsi.

Dopo la prima delusione da parte del Consiglio europeo, Sergio Mattarella spera ora che dal vertice di domani possano giungere decisioni che portino a "misure adeguate", per mettere in campo una vera "solidarietà europea" che è "necessaria per una ripartenza economica e sociale". "La solidarietà non è soltanto richiesta dai valori dell'Unione", aveva ricordato il Presidente nel suo messaggio al Paese lo scorso 27 marzo, "ma è anche nel comune interesse". Dalle prime decisioni di domani, anche se non saranno definitive, dipenderà molto del destino dell'Italia dei prossimi mesi.

E ora l'attesa sta per finire. Dopo giorni di scontri e polemiche il premier Conte ha mostrato grande interesse per i recovery found e non ha chiuso definitivamente la porta all'ultima ipotesi di Mes.

Domani sarà il grande giorno.

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