Matteo Salvini inchioda Arcuri: "Problemi ovunque abbia lavorato lui"

Il leader della Lega, in un intervento a Telelombardia, inchioda alle sue responsabilità il commissario straordinario per l'emergenza dopo gli errori su mascherine, siringhe e vaccini

Matteo Salvini inchioda Arcuri: "Problemi ovunque abbia lavorato lui"

Il caso del sequestro delle mascherine cinesi appartenenti alla maxi commessa di Domenico Arcuri è solo l'ultimo dei problemi nati dalla gestione del commissario straordinario sull'emergenza coronavirus. L'inchiesta evidenzia uno spreco miliardario per prodotti scadenti. L'ennesima falla di un sistema targato Arcuri che scricchiola ormai da tempo e sul quale oggi è intervenuto con fermezza Matteo Salvini su Telelombardia.

"Ci sono stati problemi sulle mascherine, sulla scuola, sui vaccini, sull'Ilva, tutti settori in cui ha lavorato il commissario Arcuri: mi sembra evidente cosa possa pensare di lui", ha affermato il leader del Carroccio sull'emittente televisiva lombarda. Matteo Salvini è pronto a dialogare con tutti i partiti del nuovo governo delle larghe intense firmato Draghi, ma non fa sconti al commissario Arcuri colpevole di aver fallito su più fronti: "Qualche genio in Europa ha sbagliato i contratti e i vaccini non ci sono. Non è possibile che noi siamo pronti e si debba partire a rilento perché non ci sono le dosi: hanno sbagliato in Europa o a sbagliare è stato Arcuri?".

Le parole di Matteo Salvini, sulla pessima gestione dell'emergenza da parte di Domenico Arcuri, arrivano a riconferma di quanto detto dal leader del Carroccio due giorni fa davanti a palazzo Chigi. "Diciamo che Arcuri ha fra le altre cose il dossier dell'Ilva e non mi sembra stia risolvendo molte delle questioni aperte tra vaccini, scuola e Ilva. Penso che avrà bisogno di una mano", aveva detto Matteo Salvini, richiamando l'attenzione sulla necessità di un maggiore controllo sull'operato del commissario già al centro di numerose polemiche.

Sempre a Telelombardia, Matteo Salvini è poi intervenuto sulla questione dati, perplesso sull'efficacia di una comunicazione così pressante di viroligi ed esperti in televisione: "Diano i dati ma non in tv, alcuni dicono una cosa e altri dicono il contrario.

Cambiano ogni giorno idea. Non se ne può più. Non bisogna spargere terrore. Lo continuo a dire agli esperti del mondo scientifico: dovete discutere intorno al tavolo e non davanti alle telecamere. Sulla vita non si scherza".

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