Cronache

Mattia colpito al cuore dopo una lite: muore tra le braccia della fidanzata

Il ragazzo è stato accoltellato nel parcheggio fuori da un locale

Mattia colpito al cuore dopo una lite: muore tra le braccia della fidanzata

Accoltellato al cuore è morto tra le braccia della sua ragazza. Mattia Caruso, avrebbe compiuto 31 anni a ottobre, ma la sua vita si è fermata tragicamente nella notte tra domenica e lunedì.

Il ragazzo, residente a Albignasego, è stato ucciso ad Abano Terme, nel Padovano. Sul caso stanno indagando i carabinieri della stazione locale, che concentrano la loro attenzione su pochi, tragici minuti.

Il trentenne, infatti, figlio di una famiglia molto nota impegnata nelle sagre del padovano e nella vendita di dolciumi e altri prodotti alimentari, aveva passato la serata in compagnia della sua fidanzata in un locale ai «laghetti Sant'Antonio», tra i comuni di Montegrotto Terme e Torreglia (Padova). È rimasto lì per due ore. Ha bevuto e ascoltato musica con lei, solare come sempre, forse scambiando qualche parola con amici e conoscenti. Poi alle 23.30 è uscito, sempre insieme alla compagna. Fuori dal locale, però, le ha chiesto di aspettarlo in auto, dicendo che doveva parlare un attimo con un conoscente.

E il giallo ruota attorno a quel breve lasso di tempo. Chi ha incontrato Mattia? Con chi doveva chiarire e cosa di così importante da non poter aspettare il giorno seguente? La chiave del delitto è nascosta dietro questi interrogativi. Il delitto è scaturito forse da un regolamento di conti o da altro, ma sta di fatto che è in quel frangente che la vittima è stata colpita. Non ha urlato, non ha chiesto aiuto. Ma ha trovato il coraggio di trascinarsi con le ultime forze che gli erano rimaste fino alla sua auto e risalire. Ma una volta entrato, però, perdeva tanto sangue e si è accasciato sul volante esanime.

È stata la fidanzata a lanciare l'allarme al 112 e al Suem 118 per chiedere aiuto, ma era già troppo tardi.

I medici hanno tentato di stabilizzare le condizioni cliniche di Mattia e lo hanno portato in codice rosso all'ospedale di Padova. Ma nonostante tutti i tentativi di salvarlo, non c'è stato nulla da fare. Quella coltellata sferrata al petto non gli ha lasciato scampo. Le indagini per arrivare all'assassino sono scattate immediatamente e al momento non viene esclusa alcuna ipotesi.

Su disposizione del pm Roberto Piccione sono state acquisite le immagini della videosorveglianza della zona dove sarebbe avvenuto il violento litigio o verosimilmente l'agguato e quelle all'interno del locale. Si cerca una targa, un volto o un particolare che possa portare gli investigatori sulla strada giusta.

In queste ore è stata sentita ancora la fidanzata di Mattia, per sapere se il ragazzo le avesse confidato qualche paura o se in passato avesse avuto problemi con qualcuno. Poi sarà la volta dei parenti e degli amici. Verranno ascoltati anche proprietario e i clienti del locale, perché non è escluso che, tra i tanti ospiti presenti domenica sera, qualcuno possa aver assistito alla discussione.

Nel frattempo, il magistrato che coordina l'inchiesta ha già affidato l'incarico per l'autopsia che stabilirà con quante pugnalate è morto il trentenne.

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