
Durerà tre giorni lo scambio di prigionieri tra Ucraina e Russia, il più grande nei 39 mesi dall'inizio della guerra, secondo il formato «1000 per 1000». Le operazioni, concordate nel corso del negoziato di Istanbul di una decina di giorni fa, sono iniziate nella giornata di ieri, con la restituzione, secondo quanto riferito dal ministero della Difesa russo, di 270 militari prigionieri e 120 civili da entrambe le parti. Tra gli ostaggi russi scambiati ci sono anche alcuni civili della regione di Kursk catturati dalle forze armate ucraine, come riporta Sky News.
«Stiamo riportando la nostra gente a casa - ha scritto su X il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky -. Il primo passo dell'accordo di scambio 1000 per 1000 è stato completato». Il leader di Kiev ha sottolineato l'importanza di «implementare fino in fondo l'accordo raggiunto nei colloqui in Turchia» e ha ringraziato «tutti coloro che stanno aiutando e lavorando 24/7 per riportare a casa uomini e donne ucraine». Zelensky ha anche ribadito l'importanza «di far tornare tutti coloro ancora detenuti da Mosca» e ha assicurato che il rilascio è compiuto dopo la verifica di ogni cognome e dettagli di ciascun prigionieri. Tra i 390 prigionieri ucraini liberati ieri ci sono 387 uomini e 3 donne. «Coloro che saranno liberati dalla prigionia russa saranno sottoposti a visita medica, riceveranno assistenza per la riabilitazione fisica e psicologica, tutti i pagamenti dovuti per tutto il periodo in cui sono stati in prigionia e saranno reintegrati nella società», promette il difensore civico Dmytro Lubinets in un messaggio sui social in cui ha celebrato l'evento anche con numerose fotografie degli «scambiati». Lo staff di Lubinets era presente sul luogo dello scambio per monitorare il rispetto dei diritti umani, in conformità con le norme del diritto internazionale umanitario, in particolare le Convenzioni di Ginevra.
Lo scambio è stato come di solito raccontato dal presidente statunitense Donald Trump come un successo personale. «Un considerevole scambio di prigionieri - ha scritto il tycoon sul suo social Truth - è stato appena completato fra Russia e Ucraina. Congratulazioni a entrambe le parti di questo negoziato. Questo potrebbe portare a qualcosa di grosso?».
Una frase sibillina ma nemmeno tanto, quella usata dall'inquilino col ciuffo della Casa Bianca. Completato l'intero scambio, la Russia potrebbe inviare all'Ucraina le sue condizioni per un accordo di pace. «Non appena lo scambio di prigionieri di guerra sarà completato, saremo pronti a consegnare alla parte ucraina la bozza del documento che la parte russa sta attualmente finalizzando», ha dichiarato il ministro degli Esteri Serghei Lavrov.
Il capo della diplomazia moscovita ha precisato che Mosca sta lavorando alla seconda fase degli accordi raggiunti recentemente a Istanbul, che prevede la stesura da parte di ciascuna delle due parti di un documento con le condizioni per una «soluzione sostenibile, a lungo termine e globale» del conflitto.
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