Meloni: "Conte chieda sanzioni contro l'Olanda"

Giorgia Meloni ritiene che Conte faccia bene a tenere il punto e spera che “vada sino in fondo” e lo invita a chiedere sanzioni contro i paradisi fiscali dell'Olanda

Meloni: "Conte chieda sanzioni contro l'Olanda"

“Ho chiesto a Conte di chiedere sanzioni per paesi, come l'Olanda, che fanno paradisi fiscali". A dirlo è il leader di FdI, Giorgia Meloni che, in un’intervista a Mattino Cinque, ha definito “intollerabile farsi fare la morale da gente che in Europa fa paradisi fiscali”.

La Meloni ritiene che il premier Giuseppe Conte faccia bene a tenere il punto e spera che “vada sino in fondo”. “In tal caso – aggiunge - FdI sarà al suo fianco”. Il presidente di Fratelli d'Italia ha ribadito la sua contrarietà al Mes che vede solo come “uno strumento per commissariare la politica economica e costringerci a manovre lacrime e sangue". Il Mes senza condizioni è impraticabile perché le condizioni "ci sono e fra sei mesi ci sarebbe la fregatura".

Resta poco chiara, invece, la minaccia del premier di “andare da soli ma ci sono nostre proposte e deve cominciare ad ascoltarci". Finora, infatti, il clima di collaborazione che l’opposizione sperava si instaurasse con la cabina di regia non c’è mai stato, anzi “è stato un bluff”, dice il leader di FdI che ha confermato il voto contrario al dl Cura Italia. In merito, invece, all’ultimo decreto “mi pare di capire che è uscito, se va bene questa mattina, almeno una parte, e quindi nessuno l'ho ancora letto”, dice la Meloni che si è avvalsa la facoltà di prendere una posizione solo dopo aver letto il contenuto del provvedimento. “Sono abituata a leggere i testi prima di decidere se sono testi che mi piacciono oppure no", spiega.

Riaperture sì, ma per ora solo parziali

Sulla riapertura delle attività, la Meloni vuol mettere da parte la propaganda, ma chiarisce: “È ovvio che si voglia riaprire ma l'unica cosa che sicuramente non possiamo fare è vanificare i lavoro fatto fin qui”, anche se è doveroso iniziare a parlare della fase 2 perché alcune cose si possono già fare, come la sanificazione dei luoghi di lavoro. Ma non solo. "Ci sono aziende che hanno capannoni da 2000 metri quadrati e magari 20 dipendenti quindi si può tranquillamente" tornare a lavorare. Il leader di FdI si dice, inoltre, contraria a una “furia ideologica” del governo “che porta a proposte stupide”, come per esempio la regolarizzazione dei migranti che lavorano nell’agricoltura quando, invece, si potrebbero far lavorare gli italiani con i voucher.

La Meloni, poi, si è scagliata la burocrazia e, rivolgendosi al cronista che la intervistava, si è chiesta: "Le pare normale che in un momento come questo se un imprenditore deve mettere la gente in cassa integrazione, si deve mettere lì a fare la contrattazione con sindacato?". "Questo vuol dire perdere tempo e arricchire i sindacati, perché le pratiche le paghi", attacca ancora la Meloni, delusa perché non è stata accettata la sua proposta di abolire la contrattazione sindacale.

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