Politica

La Meloni contro Gualtieri: "Non rispetta il silenzio elettorale"

Il leader di Fratelli d'Italia attacca il titolare del Mef, candidato alla suppletive di Roma

La Meloni contro Gualtieri: "Non rispetta il silenzio elettorale"

"Per loro è tutto così: le regole esistono solo per gli altri". Come sempre non le manda a dire Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia che attacca i demcoratici e Roberto Gualtieri nel giorno delle elezioni suppletive di Roma per scegliere il successore di Paolo Gentiloni, nominato Commissario Europeo.

Il ministro dell'Economia, difatti, è il candidato scelto dal Pd al seggio di Roma 1 (centro storico) ma mentre concorre insieme agli altri candidati per la conquista dello scranno parlamentare, secondo la Meloni il titolare di XX Settembre non starebbe rispettando il silenzio elettorale, continuando a rilasciare interviste nella sua funzione di componente dell'esecutivo Conte.

"La protervia di questo governo abusivo è ormai oltre i limiti. Nel giorno in cui si vota nel collegio Roma 1 della Capitale per eleggere un deputato, il ministro dell'Economia Gualtieri rilascia interviste come se non fosse tra i candidati e come se non esistesse il silenzio elettorale" ha dichiarato il leader di Fratelli d'Italia, che continua:"Per loro è tutto così: le regole esistono solo per gli altri, loro sono i padroni delle Istituzioni, che hanno occupato con gli stessi metodi di un esercito invasore, e se ne fregano di tutti".

"È veramente insopportabile questo atteggiamento - continua la Meloni - e voglio vedere se qualcuno degli organismi preposti alzerà un dito per far rispettare le basilari regole della democrazia. Intanto, speriamo che siano i cittadini del primo collegio di Roma a dire cosa pensano di questi metodi, magari sostenendo Maurizio Leo, che ha dovuto fare tutta la campagna elettorale contro qualcuno che usava un intero ministero per vincere la competizione barando".

Immediate le reazioni da parte del Pd, ma non attraverso il diretto interessato, ma con un tweet di Carmelo Miceli che scrive:"Invece di sproloquiare sulle suppletive di Roma, perchè non fai una passeggiata nelle piazze Calabresi e vai a rinnegare pubblicamente i voti della 'Ndrangheta?".

Contro risposta del senatore FdI Patrizio La Pietra che scrive:"Miceli ha davvero una gran faccia tosta. Forse ha già dimenticato i recenti arresti a Palermo e il comitato di affari che ha coinvolto due consigliere comunali del Pd e Iv. Così come lo scandalo sanità dell'Umbria, che ha portato anzitempo alla crisi in Regione.

Miceli farebbe bene a tacere perché in tema di moralità e onestà in politica il Pd non può dare lezioni".

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