Governo

Meloni e Giorgetti contro le culle vuote: tasse azzerate alle famiglie con figli nella manovra 2024

Si annuncia una rivoluzione epocale: il governo lavora a un provvedimento sulla natalità che abbatta la fiscalità sulle famiglie

Meloni e Giorgetti contro le culle vuote: tasse azzerate alle famiglie con figli nella manovra 2024

Si annuncia una rivoluzione epocale: il governo lavora a un provvedimento sulla natalità che abbatta la fiscalità sulle famiglie. L'idea del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, secondo quanto anticipato dal Foglio, sarebbe presentare entro l'anno un bonus famiglie «modello 110%» pensato per i genitori con figli.

«Per troppi anni non ci sono stati investimenti sulla natalità», ha sottolineato martedì il premier Meloni. Il tema sarebbe già stato affrontato in alcune riunioni di governo. E ha acquisito la massima priorità dopo che l'Istat ha certificato la crisi demografica poiché nel 2022 la natalità ha toccato il minimo storico scendendo sotto quota 400mila nascite, con meno di 7 neonati e oltre 12 decessi ogni 1.000 abitanti.

Giorgetti intenderebbe prevedere alcune forme di detassazione per le famiglie con almeno due figli. Il ministero dell'Economia non ha ancora chiarito se l'esenzione sarà totale o parziale e se riguarderà i redditi da lavoro oppure anche quelli derivanti dal patrimonio. Ovviamente, la proposta ha entusiasmato tutto il centrodestra, governatori compresi. «Ridurre le tasse a chi fa più figli: ci sembra la scelta migliore per tutelare la natalità e le famiglie», ha dichiarato il presidente della commissione Finanze del Senato, Massimo Garavaglia della Lega.

Le risorse per la natalità dovranno essere individuate con la Nadef. «Si è fatto un primo passo con il Def; ora vedremo con la Nota di aggiornamento al documento di economia e finanza se riusciremo a trovare altre risorse, da mettere a servizio degli interventi di riforma fiscale, tra cui anche la natalità», ha osservato ieri il viceministro dell'Economia con delega alla fiscalità, Maurizio Leo, ricordando che il Def ha spostato i 3 miliardi avanzati con la rimodulazione del deficit/Pil programmatico al taglio del cuneo fiscale mentre altri 4,5 miliardi andranno al fondo per la riduzione della pressione fiscale. Secondo alcune fonti parlamentari, si tratterebbe di trovare qualche altro miliardo aggiuntivo e ipotizzare «un credito d'imposta per chi ha capacità fiscale e un bonus per gli incapienti». La preoccupazione principale resta sempre quella di tenere sotto controllo i conti dello Stato.

Ecco perché appare di difficile realizzazione la proposta del sottosegretario alle Imprese, il leghista Massimo Bitonci. «La proposta del ministro Giorgetti è assolutamente condivisibile», ha dichiarato aggiungendo che «per incentivare la natalità e contrastare un fenomeno molto preoccupante, diventa necessario ridurre la tassazione per le famiglie con uno o più figli a carico». Questo, ha proseguito, «non significa abbandonare l'innovativa misura dell'assegno unico universale ma oltre a questo, si dovrebbe reintrodurre una detrazione di 10.000 euro all'anno per ogni figlio a carico (ora 950 euro per figlio fino ai 21 anni) fino al termine del corso di studi anche universitari, e per tutti i nuclei familiari senza limiti di reddito».

L'assegno unico costa 18,5 miliardi di euro, dunque aggiungere ulteriori risorse potrebbe essere problematico. La proposta di Bitonci, invece, costerebbe molto di più. In Italia al primo gennaio erano residenti poco più di 12,5 milioni di cittadini di età compresa tra 0 e 24 anni (età alla quale si dovrebbe conseguire la laurea specialistica). A questi bisogna sottrarre circa 1,5 milioni di ragazzi tra i 15 e i 24 che sono occupati (1,2 milioni) o disoccupati (340mila). Si scende a quota 11 milioni che per 10mila euro l'anno di detrazione produrrebbero 110 miliardi di sgravi. Una cifra effettivamente poco sostenibile.

Aumentando le detrazioni di circa 3,5 miliardi e sommandole all'assegno unico si potrebbe raggiungere quota 22 miliardi, ossia 2mila euro in media di sgravio per figlio all'anno.

Non sono una cifra enorme ma qualche effetto potrebbero sortirlo.

Commenti