Meloni: "Fiera delle norme sulla sicurezza, ne servono delle altre"

La premier graffia l'opposizione: "Le libertà che abbiamo ridotto? Quelle di scippare e truffare"

Meloni: "Fiera delle norme sulla sicurezza, ne servono delle altre"
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La ribalta della festa della Verità consente alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni di replicare punto su punto alle obiezioni che negli ultimi due giorni l'opposizione è andata snocciolando per bocciare quel decreto Sicurezza divenuto legge e considerato dai banchi della minoranza una preoccupante virata liberticida e autoritaria. «Ci accusano di autoritarismo per il decreto Sicurezza - racconta la premier -, ma l'autoritarismo è una contrazione delle libertà: quali sono le libertà che noi staremmo comprimendo? Quella di scippare la gente, occupare le case, truffare gli anziani? Se la sinistra le considera libertà, io sono contenta e fiera di stare dall'altra parte».

Dal palco di Palazzo Brancaccio la Meloni replica all'opposizione ricordando tra l'altro la recente bagarre nell'Aula di Palazzo Madama dove i senatori dell'opposizione hanno inscenato un sit in contro la legge (nella foto). «La prima libertà dei cittadini è avere una sicurezza garantita dallo Stato - spiega - . Per me possono fare tutti i cinema che vogliono, sono fiera di queste norme e penso ne servano anche delle altre».

Subito dopo il voto al Senato la stessa premier aveva pubblicato sui social un post per spiegare il senso della legge. «Si compie - recita il suo commento - un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa. Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà. E noi continueremo a difenderli con determinazione»

Entrando nel dettaglio del provvedimento il post della premier ricorda i punti centrali di questo decreto divenuto legge dello Stato. «Con il provvedimento approvato da Palazzo Madama - commenta - interveniamo con determinazione contro le occupazioni abusive, accelerando gli sgomberi e proteggendo famiglie, anziani e proprietari onesti, troppo spesso lasciati soli di fronte a ingiustizie intollerabili. Combattiamo le truffe agli anziani, un fenomeno vile che colpisce chi più merita rispetto e protezione.

Rafforziamo infine gli strumenti a disposizione delle Forze dell'Ordine, per difendere chi ogni giorno difende i cittadini».

Per la premier, insomma, il Paese non corre alcun rischio di finire in una deriva autoritaria. «Non comprimiamo nessuna libertà» conclude dal palco di Palazzo Brancaccio.

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