La strategia è rodata da tempo. E prevede di muoversi secondo un doppio binario: quello delle dichiarazioni pubbliche che strizzano l'occhio alle ragioni identitarie che in questi dieci anni hanno portato Fdi ad essere il primo partito italiano e quello del pragmatismo attento ai conti e agli equilibri europei. È proprio seguendo questo canovaccio che ieri Giorgia Meloni ha preparato la strada della sua prima volta ad un Consiglio europeo in quel di Bruxelles. Peraltro, in concomitanza con le «pagelle» della Commissione Ue sulla manovra italiana. Sostanzialmente promossa, seppure con tre rilievi importanti. Su cui nei giorni scorsi ci sono state interlocuzioni dirette tra i vertici di Commissione e governo italiano, con Palazzo Chigi che si è impegnato a intervenire con alcuni ritocchi. Insomma, se nelle repliche di martedì alla Camera e di ieri in Senato la presidente del Consiglio non ha lesinato critiche all'Ue, nei ripetuti contatti dei giorni scorsi l'approccio è stato di grande disponibilità al dialogo e al confronto. Una mediazione che ha portato la Commissione Ue a promuovere la manovra italiana, con l'impegno di intervenire con alcune limature, in particolare sulla soglia del Pos (40 o 30 euro) e probabilmente sul capitolo pensioni con un intervento restrittivo su Opzione donna (con o senza figli).
Così, se Meloni ci tiene a dirsi «particolarmente soddisfatta» del giudizio «espresso dalla Commissione Ue» e fa presente nei suoi ragionamenti privati che i rilievi di Bruxelles «non sono affatto vincolanti», c'è anche chi inizia a preparare la strada agli inevitabili ritocchi. «Cercheremo di capire se le critiche mosse su alcuni aspetti particolari sono ragionevoli e in caso andremo a modificare», spiega non a caso Francesco Lollobrigida, non solo ministro dell'Agricoltura ma anche uomo vicinissimo a Meloni. Ovviamente, aggiunge, «il giudizio sostanzialmente positivo dell'Ue è un ottimo punto di partenza». Insomma, il consueto doppio binario. Con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanbattista Fazzolari, che parla di «grande soddisfazione» e assicura che oggi «l'Italia è sempre più solida nel contesto europeo». Per dirla con il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, su venti Paesi sotto esame «ce ne sono dieci che sono in linea», quindi comunque vada «noi giochiamo in Champions», mentre altri «in Europa league».
Incassato il sostanziale via libera della Commissione sulla manovra e dopo aver ribadito in Senato di essere «contraria a una Ue di serie A e una di serie B» (serve «pari dignità», soprattutto sui principali dossier, dai migranti all'energia), nel tardo pomeriggio Meloni atterra a Bruxelles per partecipare alla cena di gala del vertice Ue-Asean che si tiene nel complesso del Museo di Belle Arti della capitale belga. La giornata di oggi, invece, sarà interamente dedicata al Consiglio Ue. Sul tavolo, il tema energia, su cui fino ad ora la Commissione si è mossa in modo «miope». «Credo che l'incapacità di trovare una soluzione efficace in tempi rapidi - spiega la premier - sia un grande errore politico, perché c'è in ballo la tenuta del sistema produttivo ma anche la capacità dell'Ue di agire come attore politico». È per questo che, oggi Meloni - in compagnia anche dello spagnolo Pedro Sanchez - ribadirà la sua richiesta di introdurre un tetto europeo al prezzo del gas. Su cui il tedesco Olaf Scholz ha proprio ieri ribadito la sua ferma contrarietà, come sempre in compagnia dell'olandese Mark Rutte.
La due giorni di Bruxelles, però, è anche l'occasione per altri tre bilaterali. Ieri con il primo ministro del Vietnam, Pham Minh Chinh, e con il presidente dell'Indonesia, Joko Widodo, oggi con il premier greco Kyriakos Mitsotakies.
Il caso vuole che al summit non ci sia il francese Emmanuel Macron, impegnato a Doha per assistere a Francia-Marocco. Altrimenti qualcuno avrebbe potuto notare che il bilaterale con l'Eliseo continua ancora a mancare all'appello.
Miss Aspen Meloni oggi andra' a qualche altro degli innumerevoli vertici in cui si giura eterna fedelta' agli strozzini di Bruxelles .Ed allora perche' aveva fatto opposizione ? Ah gia' , perche' cosi' Fratelli d' Ucraina avrebbe vinto le elezioni . Una finiana globalista , una finta popolana che da 20 anni vive nei palazzi del potete ,una finta nazionalista di destra . Bruxelles , Aspen , Washington.Altro che interessi degli Italiani .
Salud
Lo stesso Fiorello ha pubblicamente ammesso che anni fa la Giorgia era stata la babysitter di sua figlia,ringraziandola per l'ottimo lavoro svolto. E questo è solo uno dei suoi lavori svolti.
Meno acrimonia,per favore.
Salud
Neanche Fini era arrivato a tanto.
La data piu' rappresentativa per identificare la naturale inclinazione del popolo italico e dei suoi governanti.
Il resto è il solito faremo, discuteremo, valuteremo, tempo futuro neanche più il gerundio tanto caro a Conte. Un bel passo indietro. Il 2023 sarà lungo e difficile con una manovra che a Marzo avrà già esaurito le risorse.
E le aspettative degli elettori? Chiaro che di quel 26% la metà se ne è già andato in fumo.
Giusto . Piu' badogliana che finiana .
Sempre piu' contento di non essere caduto nella sua trappola ed aver votato Paragone .
E' sicuramente un po' presto per dare giudizi.
Non vorrei che si verificasse come sempre nel Parlamento la solita situazione:
chi sta fuori urla e chi sta dentro sussurra.
La scolaretta melonina ha fatto i compiti che la U. E. le aveva detto di fare nel modo in cui la stessa U. E. ha ordinato?
Ovviamente sì. La scolaretta melonina mica vuole deludere l'Unione...
L'importante è deludere quelli che l'hanno votata...
Beh, considerando che tutti i giornali appartengono alla famiglia Agnelli a stelle strisce, ci può stare. Vedremo ai prossimi responsi delle urne. Intanto una cosa è certa: Meloni stà facendo esattamente il contrario di quello che diceva con le sue parole, le quali si sono dimostrate ahimè, profondamente IPOCRITE
Il Bilancio lo ha lasciato fatto Draghi. E con tutto ciò più di mille emendamenti presentati. (Mi piacerebbe sapere "come vengono stilati questi emendamenti e se sono una pura invenzione dei media! Tanto che i media avevano già ventilato l'ipotesi di un bilancio provvisorio, perché il definitivo rischiava di non essere approvato... IN ITALIA, badate bene!) E ora l'OK di UE, certamente con correzioni da fare a discapito dei contribuenti. Epperché non date un resoconto più dettagliato del bilancio, invece di "ALLARMARE"! Scarsa o nulla professionalità!
“Non nascondiamoci più dietro ad un dito.”
Conpermesso