Il 26 maggio è proprio un giorno maledetto per Francesco Totti. Nel 2013 la sua Roma perse la Coppa Italia all'Olimpico proprio contro gli odiati nemici della Lazio, che tuttora rinfacciano ai cugini quello smacco (Roma è una città eterna anche per la memoria, quando si parla di calcio). Nel 2023, esattamente dieci anni dopo, l'ex capitano giallorosso ha vissuto un'altra serata che potrebbe costargli caro: una cena in un ristorante con la compagna Noemi Bocchi, in seguito alla quale potrebbe finire a processo. Il condizionale dipende dal fatto che ieri il Gip del tribunale di Roma si è riservato la decisione sulla richiesta di archiviazione sulla vicenda giudiziaria che vede Totti, la Bocchi accusati dall'ex moglie del calciatore, la showgirl Ilary Blasi, per il reato di abbandono di minori e una donna per falso. La richiesta di archiviazione era arrivata dalla Procura della Repubblica di Roma, ma i legali della Blasi vi si sono opposti. La decisione arriverà nei prossimi giorni.
La vicenda ruota attorno a quella seria di due anni e mezzo fa a Roma. Totti e Bocchi escono di casa attorno alle nove di sera per recarsi in un ristorante non lontano, lasciando in casa la figlia dell'ex calciatore e della Blasi, Isabel, allora sette anni, e i due figli avuti dalla Bocchi da una precedente relazione, di 9 e 12 anni. A badare ai tre bambini dovrebbe provvedere una baby-sitter che vive nello stesso palazzo anche se non è chiaro se l'incarico era stato esplicito. Fatto sta che quando la Blasi chiama la figlia, alle 21,16, da Francoforte dove si trova per lavoro, Isabel le confessa che non c'è nessun adulto in casa. Furiosa, la soubrette chiama l'ex marito che non risponde e quindi gli recapita un whatsapp irritato: "Francesco ho sentito due volte nostra figlia stasera e mi ha detto che è a casa da sola da più di due ore perché tu sei a cena fuori. Ma sei impazzito a lasciare da sola in casa una bambina di 6 anni?". Alle 23,20 la conduttrice chiama la madre chiedendole di recarsi a casa Totti e di chiamare anche la polizia. Che arriva dopo poco trovando tutto tranquillo, i tre miori con la baby sitter. Ma il sospetto è che la donna sia stata mobilitata in extremis dallo stesso Totti, a sua volta avvertito dal fidato massaggiatore Vito Scala della presenza della polizia. Ed è questo il motivo per cui la donna è accusata di falso.
Malgrado l'apparente lieto fine, la Blasi denuncia l'ex marito per abbandono di minore. La procura svolge indagini e rileva che i tre ragazzini avevano a disposizione un videotelefono e che i genitori erano lì vicino a cena. Circostanze che spingono la Procura a chiedere l'archiviazione, perché non sarebbe mai esistito un pericolo concreto per la bambina. I legali di Blasi sostengono invece che la piccola fosse sola nell'appartamento e che non vi fosse alcun incarico formale alla tata e per questo chiedono l'imputazione coatta per Totti e Bocchi e chiedono anche si sentire Vito Scala.
È un periodo molto difficile per il campione del mondo del 2006.
Ai veleni con l'ex moglie (la causa di divorzio sarà discussa tra pochi mesi) si aggiungono anche i dissapori con il primogenito Cristian (20 anni) sulla gestione di un importante progetto immobiliare in via della Magliana al quale padre e figlio collaborano.