Molenbeek ma non solo. L'Europa è piena di quertieri ghetto che sono potenziali focolai di radicalizzazione islamica. Li elenca ieri sul quotidiano Il Foglio il documentatissimo Giulio Meotti, da cui abbiamo tratto gli elementi per la mappa delle periferie polveriera d'Europa che pubblichiamo qui sopra.Dunque Molenbeek, 90mila anime con una percentuale di islamici molto superiore al 50 per cento. Un quartiere ghetto, abbandonato o quasi nella capitale bilingue e vittima di una burocrazia che frammenta l'autorità e la rende lontana e aggairabile, come mostrano i tanti buchi dell'intelligence belga nella gestione degli ultimi mesi (ma diremmo degli ultimi anni). Ma nella capitale belga ci sono anche altri quartieri ghetto: come Kuregem, distretto dove la polizia spesso si rifiuta di entrare.La vicina Francia non sta molto meglio. Le periferie urbane qui non dei veri terreni di coltura del jihadismo. Naturalmente la sterminata banlieue parigina è la più a rischio, e l'area più elettrica è quella di Sevran, comune di circa 50mila abitanti nel dipartimeno Senna Saint-Denis, una decina di chilometri a Nord-Est della Ville Lumière. In Francia sarebbero 751 le cosidderre Zones Urbaines Sensibles (Zus) sparse in tutto l'esagono, con una popolazione complessiva di circa 5 milioni di musulmani. In Germania molte città hanno un quartiere islamico, anche se la maggior parte dell'immigrazione è turca. Uno dei più famosi è Neukölln a Berlino, dove nel frattempo Kreuzberg si è «gentrificato».Anche in Scandinavia piccoli islamisti crescono e si arrabbiano: a Copenaghen esiste il sobborgo «caldo» di Tingbjerg mentre a un braccio di mare Malmö se la vede con una presenza islamica ormai quasi del 30 per cento e con quartieri come Rosengaard quasi fuori controllo.
I Paesi Bassi hanno i loro grattacapi: ognuna delle grandi città ha i suoi Molenbeek: ad Amsterdam, ad esempio, c'è Kolenkit. E in Gran Bretagna addirittura c'è un blocco di città che va dal Nord di Londra a Leeds passando per Liverpool, Manchester e Sheffield ribattezzate «Londonistan».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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