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"Mi sono dimenticato di dirglielo". L'incredibile errore di Crimi

Vito Crimi pesca una mail che il MoVimento 5 Stelle ritiene salvifica per la leadership di Conte. Ma l'ex portavoce rivela una dimenticanza: "Mi sono dimenticato di farlo presente a Giuseppe, mi sembrava superfluo"

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L'ultima mossa del MoVimento 5 Stelle per evitare che Giuseppe Conte venga delegittimato del tutto come leader politico riguarda un presunto regolamento interno che Vito Crimi ha rinvenuto cercando tra le mail del passato grillino.

Si tratta di un testo che l'ex portavoce ha "dimenticato" di rendere noto anche all'ex "avvocato del popolo". Lo ha detto lo stesso Crimi attraverso un'intervista rilasciata a Repubblica. L'istanza di revoca della sospensiva delle delibere - quelle che hanno azzerato i vertici della creatura politica di Beppe Grillo - è basata su quel regolamento ma l'ex premier giallorosso e gialloverde è stato reso edotto sul punto solo in virtù dell'urgenza di fare ricorso presso il Tribunale di Napoli.

Altrimenti, con qualche probabilità, Conte non avrebbe mai saputo di quelle mail: "Neanche mi ricordo di tutti i regolamenti che abbiamo approvato nel M5S, ne facevamo tanti…", ha detto Crimi. E ancora: "No, non glielo avevo detto - ha aggiunto, riferendosi alla mancata comunicazione a Giuseppe Conte - . Era una prassi talmente consolidata, che lo davamo tutti un po' per scontato. Mi sono dimenticato di farlo presente a Giuseppe, mi sembrava superfluo".

Crimi, passando più di qualche tempo a ricercare nella casella della mail, ha tirato fuori qualcosa che i grillini ritengono in potenza salvifico: "A quel punto ho detto a Giuseppe: ora mi metto a cercarlo - ha raccontato il parlamentare - , ho fatto il ripristino del backup, ho dovuto richiamare il mio ex segretario che lavorava con me quando ero sottosegretario all'Editoria, all'epoca dei fatti".

Poi la cronaca della vera e propria ricerca: "Mi sono messo a spulciare migliaia di mail. L'indirizzo del comitato di garanzia era aperto a tutti gli iscritti, ogni giorno arrivavano lettere di ogni tipo, i reclami... . Non mi ricordavo nemmeno se il regolamento fosse del 2018 o del 2019. Ho riscoperto alcuni regolamenti di cui nemmeno ricordavo l'esistenza...".

Insomma, Vito Crimi ammette di non avere presente quanti e quali regolamenti facciano parte della vita politica dei pentastellati, considerando il numero di questi ultimi.

La strada, comunque, risulta complessa: l'avvocato Lorenzo Borrè ha lasciato intendere di avere in serbo ulteriori mosse (istanza al Garante della Privacy sul trattamento dei dati su tutte) e la strategia processuale dei grillini deve comunque passare dal vaglio dell'organo giudicante.

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