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La guerra tra la Annunziata e Conte: "Ora vado in Vigilanza..."

Dopo aver letto una lettera dai toni molto duri di Giuseppe Conte, Lucia Annunziata si è rivolta alla Vigilanza Rai; Anzaldi la appoggia e attacca l'ex premier e Casalino

La guerra tra la Annunziata e Conte: "Ora vado in Vigilanza..."

In Rai è scoppiato il caso Annunziata. La conduttrice del programma In mezz'ora, domenica scorsa è stata "obbligata" a leggere una lettera dell'ex premier Giuseppe Conte. In quelle righe, l'avvocato respingeva con forza l'accostamento fatto dalla giornalista nella puntata della domenica precedente tra le consulenze fornite dallo stesso prima di arrivare a Palazzo Chigi per la compravendita di un albergo a Venezia e il caso Duringon. Assunto il compito, Lucia Annunziata ha però deciso di rivolgersi alla Commissione di Vigilanza Rai chiedendo di essere ascoltata. Nella sua lettera, Giuseppe Conte ha minacciato querela nei confronti della conduttrice Rai e così la Annunziata ha deciso di mettere la questione in mano alle due Camere del governo italiano, appoggiata da Michele Anzaldi.

La giornalista, che conosce molto bene le dinamiche della Rai essendone stata presidente tra il 2003 e il 2004, ha chiesto l'applicazione del codice etico aziendale. Ha annunciato la sua richiesta in diretta televisiva, "per giudicare se ho effettivamente violato i codici del servizio pubblico. Sono pronta ad assumermi le mie responsabilità, pronta anche a confrontarmi con il professor Conte, nel caso in cui accettasse uno dei tanti inviti che gli sono stati rivolti nel corso della sua presidenza". Michele Anzaldi, deputato di Italia viva e segretario della Commissione di Vigilanza Rai, su Facebook si è schierato dalla parte di Lucia Annunziata: "Mi auguro che la richiesta di Lucia Annunziata di essere ascoltata in commissione di Vigilanza Rai, dopo la lettera dai toni minacciosi e arroganti ricevuta dall’ex presidente del Consiglio Conte, venga accolta".

Si tratta di un ennesimo capitolo che si scriverà sui rapporti tra Giuseppe Conte e la Rai, già finiti nell'occhio del ciclone. Anzaldi spiega che l'azione di Lucia Annunziata, infatti, "può diventare l’occasione per iniziare a fare luce con una serie di audizioni sul 'metodo Casalino', tre anni di abusi, forzature, toni minacciosi e attacchi all’autonomia giornalistica". La missiva letta in diretta da Lucia Annunziata, per Michele Anzaldi "mostra toni davvero gravi, addirittura la minaccia di querela in caso la lettera non venga letta 'per intero'. Conte dopo le inquadrature dei tg vuole decidere anche come debba essere letta una precisazione?". Il segretario della vigilanza, quindi, elenca una serie di circostanze, dalle immagini in posa alla scrivania fino alle conferenze stampa show, passando per "l’irrisione di Conte alle poche vere domande avanzate dai giornalisti, come è accaduto il 17 maggio 2020 al giornalista di Rtl Alberto Ciapparoni, dileggiato per aver osato mettere in discussione l’operato di Arcuri sulle mascherine (e poi sappiamo come è andata a finire…)".

E ancora, "le minacce a mezzo stampa, firmate Palazzo Chigi, di querela nei confronti del senatore Grassi, che rivelò il tentativo di Conte di “comprarlo” con un incarico per passare in maggioranza, antipasto di quella che sarebbe stata la vera e propria campagna acquisti con i 'responsabili' per tenere in vita il Conte 2". Michele Anzaldi, quindi, ricorda "le intimidazioni al sottoscritto, minacciato di querela dallo stesso Casalino per aver rivelato una torbida manovra mediatica orchestrata da Palazzo Chigi che mise addirittura in imbarazzo il Quirinale, costretto a smentire i contenuti inventati di un colloquio tra Mattarella e Conte".

Nel suo lunghissimo post condiviso su Facebook, Michele Anzaldi punta fermamente il dito contro il "metodo Casalino" attraverso "l’eliminazione del contraddittorio nelle trasmissioni televisive". Il segretatio della Commissione di Vigilanza Rai, quindi, ha accolto con soddisfazione il passo mosso da Lucia Annunziata, "che sia la prima di una serie di convocazioni che interessino anche Ordine dei Giornalisti, Fnsi, Usigrai, Cdr dei telegiornali, altri conduttori e giornalisti Rai pronti a denunciare, sul modello di una commissione d’inchiesta".

Come Michele Anzaldi, anche la senatrice Valeria Fedeli del Pd e Francesco Verducci chiedono l'audizione di Lucia Annunziata.

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