Migliorano le prove Invalsi. Al Sud male la matematica

Segnali positivi: cala la dispersione scolastica, bene inglese e italiano (in quinta liceo). Resta il gap tra regioni

Migliorano le prove Invalsi. Al Sud male la matematica
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Dispersione scolastica in calo, maturandi più preparati in matematica e anche in italiano rispetto al periodo del Covid, competenze in inglese in crescita. Le buone notizie del nuovo rapporto Invalsi 2024 sono molteplici. Ma la scuola italiana è ancora convalescente dal lungo periodo di lockdown causato dalla pandemia e anche se i segnali di ripresa ci sono, resta ancora molto da fare.

Come accorciare il gap di preparazione tra Nord e Sud dove aumentano gli studenti con preparazione di livello minimo (critiche Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna). Altra nota dolente è la matematica. Una competenza ancora scarsa che va migliorata a cominciare dalle elementari nelle regioni del Sud. E che preoccupa Invalsi che dice senza mezzi termini «la scuola nel Mezzogiorno fatica a garantire uguali opportunità a tutti, con evidenti effetti negativi sui gradi scolastici successivi».

Se si analizzano i dati delle medie inferiori i deficit si aggravano. In matematica, la percentuale di competenza tra il 2023 e il 2024 è rimasto identico (56 per cento): quattro studenti su dieci non raggiungono la sufficienza alla fine del ciclo di studi e in Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna gli impreparati sono addirittura sei su dieci. Una situazione che mette a rischio, dice Roberti Ricci, presidente dell'Invalsi, la possibilità di soddisfare adeguatamente la domanda di «ingegneri, fisici, matematici, biologi, chimici».

I ragazzini invece migliorano nella coscienza dell'inglese (reading salito di due punti, listening di tre punti percentuali). Ma sempre in alcune aree del Sud si rilevano i peggiori risultati nazionali.

Non va meglio per l'italiano: in terza media, solo il 60 per cento raggiunge la sufficienza, contro il 62 dell'anno scorso e il 65 prima del Covid. Ma c'è un calo di rendimento degli alunni del Nord e del Centro anche causato dall'alto numero di stranieri che faticano con la lingua.

Va meglio alle superiori. I ragazzi migliorano in italiano dove i sufficienti passano dal 51 al 56 per cento, più timida la crescita in matematica: 52 per cento contro il 50 del 2023. Ma prima del Covid le percentuali erano del 64 in italiano e del 61 in matematica. E in inglese, nonostante il costante miglioramento, solo il 45 per cento dei diplomati ottiene il livello minimo atteso.

Crescono però, gli studenti eccellenti passati dal 13,3 per cento al 15,1 per cento (nel 2019 erano il 18,3). Da notare che sono soprattutto le ragazze a fare più fatica a raggiungere i livelli più alti di apprendimento, in particolar modo in matematica.

L'unico dato veramente positivo di questa rilevazione riguarda la cosiddetta dispersione implicita, rilevata dal 2019, cioè gli studenti che vanno male sia in italiano che in matematica, che in inglese: quest'anno sono scesi dall'8,7 per cento al 6,6 per cento, un dato migliore anche rispetto al pre-Covid (nel 2019 erano il 7,5 per cento).

Solo in due regioni italiane - la Campania e la Sardegna - gli studenti fragili restano sopra il 10 per cento. «Sono soprattutto maschi - spiega ancora Ricci - che rischiano, di non riuscire a diventare dei cittadini nel senso pieno della parola, quello dei diritti e purtroppo anche quello dei doveri».

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